La Ducati ha dominato anche la stagione di MotoGP targata 2023, ed ora la Yamaha vuole il pugno di ferro. Ecco la situazione.
Il 2023 della MotoGP è stato un campionato a senso unico per quello che riguarda i valori in campo, con la Ducati che ha vinto ben 17 delle 20 gare disputate. Le uniche che si sono inserite, in termini di successo, sono state la Honda con la vittoria di Alex Rins ad Austin e l’Aprilia, che ha dominato a Silverstone ed a Barcellona con Aleix Espargarò, mentre Yamaha e KTM sono rimaste a bocca asciutta.
La dittatura della casa di Borgo Panigale è stata simile a quella della Red Bull in F1, anche se in quel caso parliamo di 21 successi su 22 gare, tutti ottenuti dallo stesso team e quasi completamente dallo stesso pilota. Nella MotoGP le cose sono andate diversamente, ma il risultato non cambia, in quanto il vantaggio tecnico mostrato dalla Desmosedici GP23, ma anche dalla specifica del 2022, è stato imbarazzante per la concorrenza.
Oltre al bis mondiale di Pecco Bagnaia, che comunque guida la moto ufficiale per il team factory, ad impressionare sono stati anche i risultati di Jorge Martin del team Pramac, senza dimenticare quanto fatto dalle squadre private. Le performance di Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio, su moto dello scorso anno, rendono bene l’idea di quanto sia grande il vantaggio tecnico acquisito sugli avversari.
Ducati, Lin Jarvis ora va a muso duro
Contro la Ducati si è scatenata una vera e propria guerra, con gli avversari che hanno iniziato a lamentarsi per la grande superiorità mostrata dalla Rossa delle due ruote. La Honda e la Yamaha sono del tutto crollate, ed ora, il team manager della casa di Iwata, ovvero Lin Jarvis, ha deciso di dire la sua sulle concessioni, auspicando anche una limitazione del numero di moto da poter schierare.
Ecco le sue parole: “Sappiamo quanto ci servano le concessioni, e sarà importante il fatto di poter fare più test il prossimo anno. Abbiamo appena rinnovato Cal Crutchlow, faremo più test anche in Europa, ed è ovvio che avremo anche più di tre Wild Card all’anno per raccogliere più dati possibili. Avremo ancora solo due moto in pista, per cui sarà importante migliorare e girare tanto“.
Jarvis ha poi invitato gli organizzatori a limitare la presenza delle Ducati in pista: “Loro hanno fatto una moto molto potente che viene venduta ad ottimi prezzi, il che è stato un grande vantaggio in questi anni. Tuttavia, credo che 8 siano veramente troppe e che dovrebbero essere limitate a 6, altrimenti diventerà un campionato riservato solo a loro“.
Tra gli aspetti da considerare c’è anche quello dei team privati, con la Yamaha che da tempo punta ad accaparrarsi il Mooney VR46 Racing Team. Questa squadra ha un contratto con la casa di Borgo Panigale che andrà in scadenza a fine 2024, e nulla vieta alla casa di Iwata di cercare di prendersi la gestione di quelle due moto. In futuro avremo altri aggiornamenti.