La Ducati non ci sta alle accuse e rilancia con un’affermazione che ha scosso il mondo delle corse, con gli avversari che ora tremano.
Non vi era mai stato nella storia del MotoMondiale un ciclo vincente da parte della Ducati, ma ora il colosso di Borgo Panigale sta vivendo un periodo d’oro. In passato infatti aveva vinto solo un titolo mondiale grazie a Casey Stoner, ma ora Bagnaia ha saputo fare di meglio rispetto al fenomeno australiano.
Pecco infatti ha potuto così diventare il primo pilota della storia della Ducati a vincere due titoli mondiali e la soddisfazione diventa ancora maggiore nel momento in cui lo ha saputo fare consecutivamente. Il piemontese è dunque entrato nel cuore degli italiani, grazie a un talento che lo porta a essere il grande favorito anche per la prossima stagione.
La Ducati però non dimostra di essere dominante solo grazie al proprio Team ufficiale, anzi ha modo di poter dare vita a delle splendide lotte interne, vista la qualità dei Team satelliti come la Pramac di Jorge Martin, la VR46 di Marco Bezzecchi e la Gresini, attesissima per il prossimo anno visto l’arrivo di Marc Marquez.
Il fatto di avere nel lotto di partenza la bellezza di otto moto, ha scatenato spesso non poche polemiche, tanto è vero che qualcuno ha accusato il colosso italiano di essere favorito dal regolamento. C’è chi però ha voluto salvaguardare l’onore della Ducati, attaccando così coloro che hanno puntato il dito contro la casa italiana.
Dall’Igna non ci sta:” Quando vincevano altri andava bene”
Uno degli aspetti che ha permesso alla Ducati di crescere e diventare la straordinaria potenza che è al giorno d’oggi è il fatto che ha avuto modo di godere di alcuni benefici in passato. La Federazione infatti cerca sempre di dare al pubblico lo spettacolo migliore possibile, per questo motivo vuole delle moto di pari livello, o quasi.
La Ducati è stata accusata di aver beneficiato eccessivamente di queste concessioni e ora i regolamenti sono cambiati. Il divario tra la casa emiliana e le altre si è fatta troppo netta, così non solo Honda e Yamaha avranno degli aiuti, come originariamente previsto, ma lo stesso capiterà anche a KTM e Aprilia, grazie a una nuova decisione da parte della Federazione.
Dall’Igna non è rimasto per nulla soddisfatto di questa decisione, tanto è vero che, come ha spiegato ai microfoni di Marca, questa decisione lascia perplessi.” Noi eravamo disposti a firmare l’accordo iniziale di Dorna per aiutare Honda e Yamaha, ci sembrava una proposta ragionevole. Peccato però che altri produttori abbiano approfittato della situazione e questo non ci è piaciuto. Sembra che ora che la Ducati vince in MotoGP e in Superbike non vada così bene, mentre quando accadeva ad altri il regolamento andava bene”.
Parole taglienti quelle di un Dall’Igna che non si è mai sottratto allo scontro verbale e che ha dimostrato così ancora una volta di essere pronto a farsi valere per salvare l’onore della propria scuderia. La Ducati comunque, a prescindere dai vari incentivi, punta anche nel 2024 a imporre la propria legge in pista, con un lotto di otto campioni.