La Ducati è un’azienda amatissima in tutto il mondo. Questa per esempio ha subito una trasformazione a dir poco incredibile.
Il movimento motociclistico italiano non è mai morto. Ma, al massimo, è andato in grande difficoltà per poi rialzarsi migliore e più competitivo di prima. Lo sa bene la Ducati, marchio storico ed eccezionale, capace di conquistare sia in MotoGP che in Sbk il titolo mondiale. Ma anche in grado di produrre veicoli a dir poco splendidi ed iconici.
Molto presto la casa costruttrice di Borgo Panigale sfiderà sé stessa e le capacità dei propri dipendenti verso una nuova folgorante avventura dell’off road. Intanto, però, i veicoli rossi particolarissimi non possono mancare di certo.
Oggi ne vedremo uno davvero a dir poco particolare. E che forse nemmeno il più grande appassionato riuscirà a riconoscere di primo acchito. Anche perché la trasformazione che vedremo, è incredibile.
Café Racer: che moto, che storia
Prima di scoprire questo particolare veicolo rosso, fiammante e trasformato, scopriamo la tipologia di veicolo di cui stiamo parlando. Café Racer, che identifica proprio un particolare genere di motocicletta.
Nata in Regno Unito negli anni sessanta, tale locuzione indicherebbe in modo dispregiativo i veicoli che i giovani del movimento Rocker ostentavano, parcheggiandoli davanti ai locali pubblici da loro frequentati e caratterizzati dalla presenza esterna delle moto.
Le due ruote erano mezzi stradali dotati di accessori specialistici e strutture modificate per farle sembrare motociclette da competizione. Un genere ripreso in Francia nella decade successiva.
Oggi per Café Racer si intende invece un mezzo dall’aspetto sportivo ed in stile rétro, pur comparabile ad un veicolo di serie.
Un termine ed un tipo di veicolo venuto a mancare recentemente, ma comunque rimasto nel magico e vasto ramo del custom, dove riacquista popolarità e blasone fra gli amanti di questa categoria. Altre caratteristiche di una Café Racer nuda, cruda e pura sono bassi semimanubri, sella monoposto e molto altro ispirato alle competizioni.
Ducati, questa non l’avete mai vista: modello incredibile
La protagonista della nostra storia è una Ducati Monster 600, proveniente dall’Inghilterra e capace di unire le caratteristiche di una Café Racer all’immancabile aspetto rétro (meno visibile). Chiamata Ghost, è il prodotto del lavoro di Antony Ruggiero. Voleva mettersi alla prova, ma alla prova davvero, e così ha lavorato su una splendida Ducati del 1994.
Le ruote sono state modificate nella zona dei mozzi (presi da una Yamaha XS650) ed abbinato a dei cerchi forati personalizzati. Le forcelle sono state rinnovate, mentre l’estremità posteriore del telaio è stata accorciata. Il serbatoio è stato allungato, il che permette al suo creatore di rendere la moto un po’ più sportiva.
Personalizzato anche il sedile, che è stato rivestito in Alcantara nero con cuciture arancioni per completare il colore vivace del telaio a traliccio. Lo scarico è italiano, e nasconde diverse camere acustiche sintonizzate per limitare i decibel senza ostacolare il flusso di gas. A lavoro compiuto, si può fare soltanto un applauso al protagonista di una Ducati Monster 600 “Ghost” in pieno stile Café Racer.