I ducatisti rimarranno a bocca aperta per la decisione che ribalta, completamente, i valori della prossima annata in MotoGP.
La Ducati è il punto di riferimento in top class, soprattutto per meriti legati alle performance di più ducatisti in pista. Nelle ultime annate ben 3 squadre satellite avevano scelto di legarsi alla casa di Borgo Panigale. Il team cliente storico della Rossa è sempre stato il Pramac Racing, a cui si sono aggiunti quello Gresini Racing e quello VR46.
La Ducati ha dominato in lungo e in largo nelle ultime annate per uno sviluppo condiviso tra tutte le squadre. Una condivisione che passava anche dai dati e da una marea di punti che hanno portato a casa i piloti non ufficiali. Bagnaia è l’alfiere di punta della Rossa, bicampione da due anni di fila, ma nella scorsa annata hanno assunto un ruolo di primo piano anche Marco Bezzecchi del team di Valentino Rossi, terzo in graduatoria mondiale, e soprattutto Jorge Martin.
Il madrileno, vice campione del mondo, ha portato insieme all’esperto Johann Zarco la squadra di Campinoti in testa alla graduatoria mondiale a squadre. Dopo una partnership durata quasi 20 anni la Pramac ha deciso di non firmare il rinnovo con Ducati per sposare il nuovo progetto della Yamaha. In un colpo solo la Casa di Borgo Panigale ha perso il suo migliore team satellite, Jorge Martin, passato in Aprilia, insieme a Marco Bezzecchi, ed Enea Bastianini, andato nel team Tech3 della KTM. Marc Marquez correrà nel team ufficiale, ma a che costo?
MotoGP, si fa dura per Ducati
Non l’avremmo mai detto ma per la casa di Borgo Panigale diventerà molto difficile fronteggiare due dream team come Aprilia e KTM. Qualora nasceranno dei forti contrasti tra Bagnaia e Marquez, non vi saranno dei talenti purissimi come un tempo. Di sicuro gli altri 4, oltre i rider del team factory, che rimarranno in sella ad una Desmosedici proveranno a fare la differenza, ma la Yamaha ha piazzato il colpaccio e potrebbe tornare forte.
Campinoti ha raccontato di un crescente interesse da parte di Ducati per la VR46, e il produttore ha addirittura affermato che Pramac “cedesse” una moto ufficiale al team di Valentino Rossi, scatenando una diatriba. Alla fine in Pramac hanno preferito non rinnovare il contratto con la casa di Borgo Panigale, considerando più conveniente la possibilità strappare con la casa di Iwata un contratto migliore. Finalmente Quartararo potrà riavere un punto di riferimento in MotoGP con due rider che dovranno aiutare il campione nello sviluppo della nuova M1.