Dopo 8 titoli mondiali conquistati in MotoGP, Marc Marquez avrà la grande chance di agganciare Valentino Rossi a quota 9 riconoscimenti in sella ad una Desmosedici GP25.
Dal prossimo anno Marc Marquez guiderà la moto migliore del lotto. La Ducati è dal 2020 che è al primo posto nella graduatoria costruttori e l’ingaggio di un campione assoluto non farà altro che consolidare una supremazia schiacciante. Il box rosso è il place to be per tutti coloro che sognano di vincere il Mondiale. Marc lo sapeva e per questo che non ha accettato un compromesso chiamato Pramac.
Il talento di Cervera non ha lasciato svariati milioni sul piatto, dicendo addio alla Honda per qualche sporadico podio. Il suo piano era quello di dimostrare di essere un talento anche su una Desmosedici GP23 del team Gresini Racing per poi ritransitare in una squadra ufficiale. Il direttore tecnico Luigi Dall’Igna e gli altri uomini ai vertici della casa emiliana hanno temuto che il Cabroncito firmasse per l’Aprilia o la KTM. Sarebbe stato un pesante deficit privarsi di un fenomeno che, anche sul piano mediatico/commerciale, non ha eguali in top class.
Dietro la scelta vi sono anche ovvie motivazioni di marketing che hanno portato il centauro catalano ad essere preferito a Bastianini e Martin. Si parla addirittura dell’arrivo di Repsol sulla Rossa, ma cosa accadrà nel 2025? L’equilibrio che aveva portato Bagnaia ad esprimersi al meglio verrà scombussolato dall’arrivo di un numero 1. Marquez non vince da due anni, ma dall’alto di 85 trionfi può fregiarsi di numeri impareggiabili dalla concorrenza. Pecco è consapevole, essendo cresciuto sotto l’ala protettiva dell’Academy del Dottore, che Marc avrà il dente avvelenato e vorrà conquistare il tanto agognato nono mondiale.
La grande chance di Marquez di oscurare il n.46
Valentino Rossi ha corso per un biennio nella squadra corse ufficiale della casa di Borgo Panigale non riuscendo nemmeno a salire una singola volta sul gradino più alto del podio. Era una Desmosedici in chiare difficoltà tecniche rispetto alle giapponesi, ma la fuga dalla Yamaha rappresentò il più grosso fallimento della carriera del Dottore. Di sicuro se Marquez dovesse agganciarlo e superarlo in termini di titoli in sella ad una Rossa farebbe ancora più male al centauro di Tavullia.
Valentino Rossi imputa la perdita del decimo riconoscimento iridato nel 2015 proprio alle azioni scorrette di Marc Marquez. Quest’ultimo avrà per un biennio la possibilità di sfidare l’erede del Dottore, riportando anche in alto gli ascolti della classe regina. Il rischio per Marc è solo quello di non vincere perché su una GP25 non avrà scuse. I vertici del team lo hanno scelto, perdendo due talenti come Martin e Bastianini. Il centauro di Cervera dovrà dimostrare sul campo di essere pronto a risalire sul tetto del mondo.