Attenzione a quello che dicono sulla Ducati, perché dal paddock arrivano dichiarazioni che fanno paura ai tifosi.
Chi più e chi meno, tutti coloro che vivono di sport, o come addetti ai lavori o solo come tifosi, sono scaramantici. C’è davvero ben poco da fare a riguardo ed è un qualcosa che va oltre la razionalità, visto che ci sono anche delle condizioni che sembrano essere chiare e logiche a tutti, con la Ducati che è la moto superiore in varie categorie.

Nonostante questo, sono diversi coloro che non vogliono sentire dire nulla di simile, visto che questo in qualche modo annullerebbe la superiorità della casa emiliana. La scaramanzia vuole che si tenga un profilo basso per quanto più tempo possibile e solo a conti fatti allora si può dire di essere davvero i migliori.
Lo si vede soprattutto in Superbike, con la tappa di Assen che ha messo in evidenza una Ducati chiaramente migliori delle rivali, con Bulega che però ha dovuto dire addio a Superpole Race e Gara 2 per un guasto meccanico. Il mondo dei motori e toglie con una rapidità davvero disarmante, ma c’è chi non ha dubbi sul fatto che questo sarà l’anno della Rossa di Borgo Panigale.
Razgatlioglu punzecchia Ducati:” Questo è il loro anno”
La situazione nella classifica Mondiale della Superbike 2025 è davvero molto equilibrata, perché il doppio zero di Bulega ha lasciato tutto aperto. Razgatlioglu, campione del mondo in carica come BMW, ha vinto la gara breve e anche con il deludente ottavo posto in Gara 2, ha potuto portare il proprio ritardo a soli 20 punti.

Inoltre c’è stato un super Andrea Locatelli in Yamaha, che nel Mondiale si trova a 29 lunghezze da Bulega. Tutto dunque è ancora apertissimo, ma il turco sembra non aver dubbi su chi sarà il prossimo campione mondiale. “Questo è l’anno della Ducati. Le regole sono cambiate e non posso più usare il telaio del 2024. Non ho il margine dell’anno scorso, sono al limite, mentre loro vanno forti con tutti i settaggi”.
Queste sono le parole di Toprak, come riporta moto.it, con il turco che dunque fa capire come la Ducati sia la moto da battere. Non sarà comunque facile per Bulega e compagni, perché i rivali non mancano e il fatto che tutti diano per scontato il successo della Ducati mette enormi pressioni.