La Ducati continua ad innovare, ed ora c’è la grossa novità per le partenze. Ecco cosa si sono inventati a Borgo Panigale.
Il Gran Premio d’Austria della MotoGP ha messo in mostra la miglior Ducati factory della stagione, con Pecco Bagnaia che ha ribadito quanto fatto al Mugello. Il campione del mondo ha ottenuto la pole position, per poi vincere sia la Sprint Race che la gara domenicale. A differenza del GP d’Italia, tuttavia, il campione del mondo è riuscito nell’impresa di fare ancora meglio, dal momento che non ha mai ceduto la prima posizione a chi inseguiva, neanche per un istante.
Bagnaia è partito a razzo, con una Ducati che pare aver risolto il suo unico neo, quello delle partenze. La Desmosedici GP23 era sempre stata inferiore alla KTM da questo punto di vista, ma lo sviluppo portato tra le montagne della Stiria ha cambiato le carte in tavola. Proviamo a capire in cosa ha migliorato la Rossa.
Ducati, il mistero dietro le partenze perfette
In casa Ducati non sono mai felici, e non ci si limita a dominare le corse, ma l’obiettivo è quello di demolire la concorrenza. Lo stesso grande capo Luigi Dall’Igna ha detto che il segreto è quello di non accontentarsi mai, e dall’Austria è arrivata una terribile conferma di tutto ciò per gli avversari.
In molti hanno notato lo splendido scatto al via di Pecco Bagnaia, ed anche lui stesso ha ammesso che la casa di Borgo Panigale ha introdotto un nuovo sistema di partenza, che ha reso il campione del mondo imprendibile sin dai primi metri. Al suo fianco scattava la KTM di Brad Binder, sia nella Sprint Race che nella gara di domenicale, e tutti si attendevano un immediato sorpasso del sudafricano.
Come sappiamo, la casa austriaca è sempre stata quella in grado di uscire meglio dai blocchi di partenza, ma proprio dal Red Bull Ring sembra che le cose siano cambiate. Bagnaia è stato intervistato proprio sull’origine di questo passo in avanti, dal momento che non si sa bene quale sia il segreto, se legato alla frizione o all’elettronica. Non c’è da stupirsi sul fatto che Pecco abbia preferito tenere la bocca chiusa, in modo da non svelare il segreto alla concorrenza.
Lo stesso Binder, scherzando, si è rivolto al campione italiano dicendogli: “Hai qualcosa di speciale per le partenze“. Il rider della KTM lo ha detto ridendo, ma il suo era un sorriso che era un mix tra amarezza e stupore. Dall’Igna, a propria volta, si è detto molto soddisfatto dei progressi svolti dalla Ducati su questo fronte, un ennesima mazzata alla concorrenza.
La casa di Borgo Panigale è sempre più perfetta, e ricorda molto la Red Bull in F1. Il team di Milton Keynes, nonostante abbia un margine enorme su tutti gli altri, continua a portare degli sviluppi che non lasciano scampo ai rivali, così come fa la Rossa delle due ruote. Peccato, tuttavia, che quella delle quattro non faccia altrettanto.