La pressione sta aumentando in capo al direttore tecnico di Ducati che ha scelto di puntare su Marc Marquez nel 2025, lasciando partire Martin e Bastianini.
Il dado è tratto. La casa di Borgo Panigale ha deciso di rischiare con l’ingaggio di Marc Marquez, allontanando due dei giovani talenti più promettenti del Paddock della MotoGP. L’otto volte iridato inizierà a 32 anni un nuova avventura in un team factory. Di fatto rappresenta un salto nel box più ambito, ma i vantaggi per la Rossa potrebbero essere innumerevoli sul piano commerciale.
Osservando il Marc Marquez degli ultimi anni, la scelta potrebbe essere molto rischiosa. Afflitto da problemi fisici alla spalla e dalla diplopia, lo spagnolo potrebbe tornare a soffrire di battute d’arresto. Inoltre, nessuno nella storia della MotoGP ha vinto un Mondiale ad oltre 30 anni. Pecco Bagnaia avrebbe preferito non interrompere l’idillio che si era venuto a creare nel box. Già nella primissima fase del campionato abbiamo assistito alle prime scaramucce tra i due protagonisti che, dal 2025, saranno compagni di squadra.
L’allievo dell’Academy di Valentino Rossi farà di tutto per tenersi alle spalle il Cabroncito. Sarà una sfida di nervi che potrebbe anche favorire l’inserimento delle KTM di Pedro Acosta e Brad Binder, oltre alla nuova coppia di piloti del team Tech3 Enea Bastianini e Maverick Vinales. La perdita più evidente per la casa emiliana è quella di Jorge Martin, attuale leader della classifica mondiale. Il madrileno avrebbe portato un valore aggiunto sulla Desmosedici GP25, conoscendo benissimo il progetto. L’Aprilia ha fiutato l’affare e ha deciso di strapparlo al team satellite Pramac Racing.
I fan italiani, vicini a Valentino Rossi, non hanno digerito la scelta di promuovere Marc Marquez al fianco di Bagnaia dal 2025. Persino il manager Pernat ci è andato giù in modo pesante. Sono bastati 7 GP sulla Desmosedici GP23 a far capire a Dall’Igna e co. che il catalano sarebbe potuto essere l’uomo giusto per il team factory. Dall’Igna, ai microfoni di Sky, ha annunciato che gli addii di Bastianini e Martin non avranno un impatto decisivo sul reparto tecnico.
“Sapevamo che mosse stavano facendo gli altri, erano già scontate – ha assicurato il direttore tecnico della Ducati – Certamente non sarà facile, sicuramente i nostri avversari si sono rafforzati, ma questo lo sapevamo già e sarà questione di lavorare. Alla fine sono i tecnici che portano le informazioni, i piloti tutto sommato possono dare dei commenti, fare di confronti, ma difficilmente un pilota porta con sé dei segreti tecnici”.