Il direttore tecnico della Ducati, Luigi Dall’Igna, si è sbilanciato sui motivi che hanno portato il team factory a scegliere Marc Marquez e scartare Bastianini e Martin.
Dopo tante parole positive per le performance dell’attuale leader della classifica, Jorge Martin, e per il romagnolo Enea Bastiani è arrivato l’annuncio dell’arrivo di Marc Marquez al fianco di Pecco Bagnaia nel prossimo biennio. Il centauro catalano, infatti, è stato preferito nonostante non abbia vinto una gara in sella alla Desmosedici GP23. Come si spiega la scelta?
Era stato lo stesso progettista delle Desmosedici a spiegare che avrebbero preso la decisione sulla base dell’intera carriera. Sebbene Marc non vinca un GP da oltre due anni rimane uno dei talenti più splendenti della storia della classe regina. Alle spalle di Valentino Rossi, in era MotoGP, non c’è nessun altro paragonabile al Cabroncito. Lorenzo e Stoner hanno dimostrato di essere due manici, ma Marc nel suo prime era inscalfibile sul piano mentale.
E’ stato il fisico ad abbandonarlo negli ultimi anni a seguito del tonfo di Jerez de la Frontera. Una cattiva gestione medica della frattura all’omero destro lo ha portato a vivere un inferno negli anni successiva sulla RC213V. Ritrovatosi senza una moto competitiva ha scelto di stracciare il contratto con un anno di anticipo, affidandosi alla cultura del lavoro dei tecnici del team Gresini Racing. Marc si è adattato velocemente alla moto emiliana, strappando dei podi che hanno portato i vertici Ducati a promuoverlo al posto di Bastianini. Ecco dove correrà Martin in futuro.
L’ammissione di Dall’Igna
Il papà della Desmosedici, in una intervista riportata su Motorsport.com, ha dichiarato: “Decidere il nuovo compagno di squadra di Bagnaia nel Ducati Lenovo Team non è stato facile in quanto avevamo una lista di piloti veramente forti tra cui scegliere. Infine, la nostra scelta è ricaduta su un talento indiscutibile come Marc Marquez. In sole poche gare, è riuscito ad adattarsi perfettamente alla nostra Desmosedici GP e la sua innata ambizione lo spinge a crescere continuamente“.
Nella prossima annata i tifosi della Ducati potranno ammirare due straordinari campioni darsi battaglia. Con un dream team con pochi precedenti nella storia della MotoGP i risultati non tarderanno ad arrivare. Bisogna tornare alle sfide in Yamaha tra Lorenzo e Rossi per avere una squadra paragonabile a Bagnaia e Marquez. “Nel box avremo due piloti che insieme arrivano a sommare ben 11 titoli mondiali e poter contare sulla loro esperienza e maturità sarà prezioso anche per la nostra crescita“, ha affermato i tecnico veneto.