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Ducati, arriva la regina della gamma nel 2025: boom di richieste, è già imbattibile

Boom di richieste per la regina della gamma Ducati 2025. Non c’è nessuna come lei. Ecco qual è il suo segreto.

Chi ama le supersportive non può davvero lasciarsela scappare. La nuova Ducati si candida ad essere la regina della gamma 2025 e già fa incetta di ordinazioni. Saggiata anche dai piloti della MotoGP e della SBK che corrono per la Casa di Borgo Panigale, ha una particolarità che la rende ancora più preziosa. A differenza di molti restyling che si concentrano solamente su pochi elementi, in questo caso la storia è diversa.

Ducati, boom di richieste (Pixabay) – Nextmoto.it

Il 90% delle componenti del gioiello italiano appena uscito dalla fabbrica è inedito, in particolare per quanto concerne i freni e l’ergonomia, senza tralasciare tutti quegli elementi che regalano performance. Dunque, sebbene il produttore italiano lo abbia presentato come una semplice evoluzione del modello attualmente utilizzato nelle competizioni derivate dalla serie, si tratta di qualcosa di più.

Ducati Panigale V4 S, tanta potenza e uno spirito racing

A muovere la nuovissima Ducati Panigale V4 S da 1.103 cc sono 216 cv raggiungibili a 13.500 giri/min, mentre la coppia massima tocca quota 120,9 Nm a 11.250 giri/min. Per quanto concerne i consumi siamo sui 6,5 litri ogni 100 km, mentre le emissioni sono state abbassate a 151 g/km. Grande lavoro è stato fatto attorno al motore nel rispetto della normativa Euro 5+ e in quest’ottica i tecnici hanno alleggerito l’unità di 1 kg.

Nessuna alterazione ha invece coinvolto il formato, ancora a V da 90° tra le bancate con rotazione all’indietro di 42° e distribuzione desmodromica. E’ stato riprogettato in maniera sostanziale il sistema di raffreddamento in maniera da potersi adattare al meglio ai grandi stress, allo stesso modo gli alberi a camme sono stati resi più leggeri.

Ducati Panigale V4 S, potenza e spirito racing (Ducati) – Nextmoto.it

Completamente rivisto il telaio in alluminio, pure lui meno pesante e rigido, accompagnato da un’elettronica raffinata e migliorata. Dal punto di vista delle sospensioni gode delle semi-attive Ohlins regolabili in tempo reale, mentre i cerchi sono a cinque razze in lega d’alluminio. Complessivamente la moto pesa 187 kg ed essenzialmente strizza l’occhio alla Desmosedici che siamo abituati a vedere in MotoGP più che alla V4 SBK.

La sua vocazione pistaiola appare ancora più chiara osservando gli scarichi Akrapovic aperti, non omologati ad uso stradale. Abbiamo accennato dell’impianto frenante e adesso lo andiamo a scoprire. Davanti abbiamo due dischi semiflottanti da 330 mm e dietro uno da 245 mm, le pinze sono Brembo Hypure. Costo? 33.990 euro.