Pianificavano di costruirlo davvero ad un prezzo così basso da far quasi sorridere: ad oggi, nessuno sa cosa sia successo davvero al motorino più economico che si sia mai visto al mondo. Analizziamo le informazioni in nostro possesso e cerchiamo di capire che cosa è accaduto.
Costruire motociclette e motorini sempre più economici, questo l’obiettivo più immediato di qualunque casa produttrice in un periodo in cui la crisi energetica e dei materiali rende l’acquisto di un veicolo nuovo sempre più problematico. Un mezzo che poteva rispondere a questa necessità ha “smesso di esistere” da circa due anni, purtroppo. La storia è quasi spaventosa per quanto misteriosa.
Dove è finito?
Potrebbe essere una bella storia horror misteriosa per gli appassionati di motociclismo, invece è tutto vero. Quella che vi raccontiamo oggi è una vicenda piena di punti oscuri ma che difficilmente si rivelerà una fake news sempre ammesso che dopo due anni di silenzio completo a riguardo la casa produttrice si faccia viva per raccontare cosa è effettivamente successo.
Oggi parliamo di quello che almeno sulla carta doveva essere lo scooter più economico del mondo, un veicolo costruito in una nazione che con i motorini ha un rapporto eccezionale – sono tra i mezzi più diffusi nel paese già gigantesco – ma che poteva tranquillamente arrivare anche in Europa o Stati Uniti per dotare i nostri cittadini di un mezzo dal prezzo ridicolo per spostarsi nel traffico. Purtroppo, difficilmente accadrà presto.
Non fare l’indiano!
Ed è proprio dalla grandissima India che questo scooter economico sarebbe dovuto arrivare. Ora, per chi non lo sapesse, il mercato indiano è uno dei più fiorenti per le case che producono moto e simili: solo nel 2019 infatti ben 18 milioni di nuovi motorini, moto, sidecar e chi più ne ha più ne metta sono stati venduti ed immatricolati. Del resto, il pubblico locale è purtroppo spesso a corto di denaro e preferisce comprare un economico scooter come l’Honda Cub piuttosto che un’auto.
In questo contesto che ha portato anche alla nascita della famigerata Tata Nano risultata poi un flop senza precedenti, una ditta indiana si è presentata proponendo quello che sarebbe dovuto essere – in teoria – il motorino più economico mai visto al mondo. A riguardo però, abbiamo solo una fonte: un articolo del periodico NewsTrack Live risalente ormai al 16 agosto del 2020 che parla del mezzo. Da allora, il silenzio è calato sul progetto.
Costa meno di un cappotto
Il mezzo di cui parliamo è il LED Detail Easy, piccolissimo scooter elettrico prodotto dalla ditta indiana che purtroppo non ci ha fatto più sapere nulla a riguardo. L’articolo da noi consultato spiega che il mezzo si può ordinare sul loro sito ufficiale direttamente da casa ma purtroppo, online non si trova davvero nulla a riguardo.
Sul prodotto LED sappiamo pochissimo ma le informazioni a nostra disposizione sono davvero allettanti: lo scooter è azionato da un motore elettrico e fornito di un cestino ed un sellino per due persone. Peso complessivo del prodotto, appena 56 chilogrammi ma soprattutto, prezzo ultra competitivo: si parla di 19.900 Rupie che si traducono in circa 230 Euro. Ad oggi, dove lo trovate uno scooter nuovo a quella cifra? Ecco appunto.
Stando alle informazioni sul web, il Detail Easy si ricarica in appena 7 o 8 ore e può toccare i 25 chilometri orari, velocità deludente ma a quel prezzo… cosa sarà successo al mezzo? La sua produzione è stata annullata in dirittura d’arrivo? E perchè esiste solo una foto del veicolo? Probabilmente, in India lo hanno venduto davvero, anche se non abbiamo trovato prove di questo fatto, ma in Europa nessuno lo ha importato per varie ragioni tra cui – sempre ipotizzando cosa sia accaduto – la mancanza di sistemi di sicurezza a norma. Chissà, forse non sapremo mai la verità.