Presto non sarà più possibile portare il classico vespino in modo tranquillo, anzi, c’è il rischio che moto e motorini con propulsore a combustione diventino illegali su strada prima di quanto crediamo. Ecco i provvedimenti che rendono guidare un semplice scooter in questi posti un incubo.
Guidare un motorino o una moto sembra l’attività più normale ed innocente del mondo vero? E invece, molto presto non si potrà più fare e per di più in una città simbolo non solo del paese ma del mondo. Vediamo la progressiva corsa all’elettrico nel mondo delle due ruote e quale sarà la sua probabile conclusione.
Negli ultimi anni purtroppo il riscaldamento globale è diventato un problema insostenibile, con buona pace dei negazionisti, e i governi di tutto il mondo non hanno scelta che cercare di portare i paesi più inquinanti verso una nuova politica che miri ad emettere meno gas nocivi e tossici possibili. Le prime vittime di questa innovazione purtroppo sono state le auto a motore, illegali in Europa a partire dal 2035.
Non si può escludere che in questo clima di cambiamento epocale anche moto e motorini, pur meno inquinanti in linea di massima rispetto alle “colleghe” a quattro ruote, inizino piano piano ad essere escluse dalla circolazione o quantomeno dalla vendita nei prossimi anni. C’è ad esempio chi ha già iniziato con provvedimenti speciali a bloccarne la circolazione in luoghi chiave del paese.
Proprio nel cuore dell’Unione Europea sono già nati provvedimenti ad hoc per limitare o addirittura impedire la circolazione di motorini e moto inquinanti nelle zone più importanti delle città in questione. Naturalmente, come tutti i cambiamenti che interessano milioni di persone, anche l’addio a moto e motorini sta procedendo con lentezza e con mezzi non proprio diretti verso lo stop totale.
La prima misura presa in Francia nella capitale Parigi e che non possiamo escludere che venga presto replicata anche in Italia, magari nella sua Capitale che è una delle città più belle del mondo, prevede il pagamento del parcheggio sulle strisce blu anche per moto e motorini come fossero macchine. Questo serve a disincentivare l’uso dei veicoli che sono comunque controllati severamente anche in un altro modo un po’ subdolo.
La capitale francese Parigi infatti ha una misura extra in vigore per limitare l’utilizzo di motorini e moto con propulsore tradizionale, favorendo invece chi si compra uno scooter elettrico estremamente silenzioso. Il sistema Medusé in dotazione alla Gendarmerie infatti sanziona duramente quei veicoli a due ruote che fanno troppo rumore nelle zone centrali della capitale francese adibite ai turisti.
Il sistema in questione misura i decibel emessi da moto e motorini e questo penalizza pesantemente i centauri che possono pagare multe fino a 135 Euro per essere transitati con il mezzo sbagliato nel posto sbagliato, ma non è tutto. Il Governo francese ha raccolto i dati di un sondaggio indipendente in cui la maggioranza di 27.000 abitanti di Parigi si è espressa favorevolmente riguardo un bando totale dei ciclomotori non elettrici.
Certo, sarebbe una vera rivoluzione, ma bisogna ricordare che per persone con meno possibilità economiche un motorino tradizionale risulta spesso l’unico mezzo con cui spostarsi in città. La soluzione non può penalizzare i ceti più bassi e dovrà fornire incentivi per gli scooter elettrici: nel frattempo, una cosa è evidente. Il Governo Francese continua la sua campagna di progressivo addio ai motori inquinanti.