Capire quando non si è graditi in un ambiente o in un luogo o perfino in una conversazione è fondamentale per non fare figuracce e se parliamo di legge sulla circolazione, anche per evitare di beccarsi una bella multa: questi segnali sono inequivocabili.
Come si fa a capire che non siete i benvenuti a bordo della vostra motocicletta? Al di là delle persone che si tappano le orecchie quando sgasate e di chi vi urla contro di portare la vostra due ruote da qualche altra parte a fare rumore, questi segnali sono davvero inequivocabili. Aspettate, davvero non li conoscete tutti?
Segnali non fraintendibili
La comunicazione tra esseri umani si è evoluta molto in migliaia di anni di storia ma una cosa è ancora identica al passato: tra di noi continuiamo molto spesso a comunicare con i segni. Si, perchè se non con un cartello o un segnale conosciuto in tutto il mondo e con una figura ben distinta disegnata sopra come farebbero un canadese ed un messicano a capire che in quello specifico punto della strada non si può parcheggiare senza parlarsi?
Nel nostro paese stando anche alle normative europee abbiamo oltre un centinaio di cartelli stradali di vario genere, forse anche di più se contiamo le varianti regionali e speciali. Se siete dei centauri che viaggiano molto però a voi interessa conoscere principalmente questi per capire dove il vostro cavallo a motore non è il benvenuto e dove quindi è meglio evitare di mettersi a fare impennate e sgasare con la vostra Ducati fiammante.
Divieti di ogni tipo
Il primo segnale a cui fare attenzione è il divieto di transito alle motorette, riconoscibile perchè è l’unico segnale di questo tipo in cui il mezzo stilizzato sul cartello non ha un centauro a bordo. Questo segnale è un problema per chi guida motorini di cilindrata pari o inferiore ai 50cc che sono considerati fuori legge sulla maggior parte delle strade a scorrimento veloce ma non per gli altri centauri che possono schierare moto 125 e simili.
Discorso ben diverso per il segnale che raffigura un motociclista stilizzato a cavallo su una motocicletta immaginaria con due cerchietti laterali ben definiti: qui a non poter entrare sono proprio i motociclisti dai 125 in su mentre un ragazzo sul suo cinquantino potrà accedere senza problemi all’area. Trovare questi segnali è raro fuori dalle metropoli, spesso infatti si incontrano in aree a traffico limitato.
Non puoi entrare!
Come abbiamo visto, molti segnali compartimentano l’accesso a poche specifiche categorie di motocicli a seconda della cilindrata ma non sempre è così: alcuni cartelli come un altro divieto ben visibile in foto proibisce l’accesso ad un’altra categoria di utenti della strada che si muovono su due ruote. Del resto chi l’ha detto che il vostro mezzo deve per forza avere un motore a scoppio?
Anche chi guida i sidecar potrebbe – molto, molto raramente – trovarsi di fronte un cartello che proibisce l’accesso a questi mezzi riconoscibile con facilità perchè nel disegno si vede chiaramente un carrellino sul lato della motocicletta stilizzata. Tutto qui, vero? E invece no, c’è un altro segnale molto importante che dovete ricordare per evitare multe che variano molto a seconda della situazione ma che raramente sono inferiori ai cento Euro di spesa.
Un grosso cerchio rosso con sfondo bianco rappresenta un segnale di divieto di accesso generico che non risparmia nessun veicolo. Solitamente questi cartelli, molto frequenti nelle metropoli, si trovano in zone dove la quiete pubblica non va disturbata, dove non si può inquinare per svariate ragioni o dove semplicemente le strade non sosterrebbero un veicolo pesante anche pochi chilogrammi con una persona a bordo. Questi erano tutti i divieti che un centauro può incontrare. Li conoscevate già tutti, vero?