Grande sorpresa per quanto riguarda l’ormai tanto bistrattata alimentazione a diesel. La nuova auto avrà questa opzione.
Le disposizioni dell’Unione Europea in fatto di mercato e produzione automobilistica parlano ormai chiaro. Si va sempre di più verso l’addio alle alimentazioni più inquinanti, ovvero alle vetture che viaggiano solo con il rifornimento di benzina, diesel e GPL. L’idea è quella di arrivare in tempo alla deadline del 2035 per la scomparsa di questi motori.
In particolar modo a risentire di queste disposizioni è l’alimentazione a gasolio, considerata la più inquinante in generale, nonostante moltissimi automobilisti apprezzino i veicoli di questo genere proprio per le ottime prestazioni e per la spesa minore nel rinfornimento di carburante.
A sorpresa però, in controtendenza con ciò che stanno programmando la gran parte delle case automobilistiche internazionali, la holding Stellantis ha deciso di inserire nel proprio listino una nuova versione di un’auo con alimentazione termica, precisamente diesel. Quella che fino a poco tempo fa era considerata una scelta normale, oggi si presenta come un’anomalia, una decisione atipica al netto della volontà di essere più sostenibili a livello ambientale.
Stellantis nei prossimi anni rinnoverà i modelli del marchio Lancia, una delle eccellenze storiche del mercato automotive italiano. L’anno prossimo toccherà alla Gamma, mentre nel 2028 è previsto il ritorno della Delta, ovvero la berlina a due volumi, grande ammiraglia del brand, che però è anora top secret a livello di progettazione.
Aspettative comunque altissime per il cosiddetto ‘Deltone‘, che dovrebbe avere un carattere più geometrico e spigoloso e prestazioni importanti. Una berlina sportiva che, a sorpresa, potrebbe avere una alimentazione diesel, poiché si preannuncia una versione termica da non sottovalutare.
La Delta dovrebbe nascere sulla piattaforma multienergia STLA Smal, così da poter offrire più soluzioni al 100% elettriche ma anche termiche/ibride. Ecco perché si parla di una versione full BEV, ma anche un ibrido MHEV, mild hybrid o PHEV.
La nuova piattaforma sarà installata a Pomigliano d’Arco, il celebre stabilimento italiano spesso al centro delle cronache per le proteste operaie. Probabilmente la Delta in arrivo sarà prodotta proprio in Campania, a meno che non si passi alla STLA Medium della piattaforma di Melfi, dove nascerà la nuova Gamma.