Il video che vi mostreremo è uno di quelli che fanno vedere un gesto del tutto folle e da non imitare assolutamente. Un’inseguimento da cardiopalma
Le strade di ogni dove sono percorse da soggetti che possono essere anche molto pericolosi, per sé stessi e per gli altri. Quando ci si trova in viaggio, quindi, alla guida di qualsivoglia mezzo di trasporto è sempre meglio tenere un’attenzione massima al tracciato che si sta percorrendo. Basta una minima manovra sbagliata effettuata da parte di qualche temerario per creare un incidente pericoloso.
Lo conferma il video che vi presenteremo che mette in mostra la follia di un uomo inseguito dalla polizia. Una di quelle corse che vorremmo evitare di vedere in strada e che possono finire nel peggiore dei modi. Il protagonista di tale gesto è stato un soggetto, cui è stata ritirata la patente, beccato a bordo di un monopattino.
Il ritiro della patente lascia già intendere come sia finita la vicenda. Le immagini mostrano l’uomo andare ad una velocità incredibile con il suo mezzo a due ruote e lo si può notare dalla telecamera posizionata sul casco di uno dei due agenti che si sono cimentati nell’inseguimento.
L’andatura di questo folle che si è dato alla fuga era di oltre 100 km/h, una velocità non idonea al mezzo che stava utilizzando. Questo lascia intendere che si trattava di un due ruote modificato e molto pericoloso in strada, per il semplice fatto che non era consentito guidarlo o metterlo in circolazione.
Il folle gesto di un uomo sul monopattino
L’uomo sul monopattino è stato inseguito per un lungo tratto di strada. Non appena un agente gli si è affiancato per fargli capire che la sua andatura era troppo alta ha immediatamente svoltato ed ha iniziato a darsi alla fuga. I due agenti erano in sella ad una motocicletta BMW 1200 RT, una di quelle capaci di raggiungere fino a 223 km/h grazie ai suoi 1.170 cc di cilindrata.
Una corsa che aveva un epilogo negativo per il malintenzionato sin dall’inizio, data la potenza delle motociclette che lo stavano inseguendo. Dopo aver svoltato, il fuggitivo è entrato in una corsia ciclabile, rischiando di prendere in pieno tre ciclisti. Poi ha continuato la sua folle corsa in vie sempre più nascoste. Una volta raggiunto è stato arrestato.
Il giudice che ha preso in carico questo caso gli ha dato una sentenza di 4 mesi di carcere. A poco sono valse le sue scuse: “Devo andare a lavoro”, si è giustificato così l’uomo che, in più, è risultato positivo al test antidroga, particolare ulteriore che peggiorerà nel processo.