Problemi in casa Kawasaki per il nuovo modello elettrico e ora sono in tanti a criticare la nuova moto giapponese.
Ci sono dei marchi che hanno della velocità e delle prestazioni uno dei loro grandi fiori all’occhiello e non vi è dubbio alcuno sul fatto che la Kawasaki sia una di questi. Il colosso giapponese infatti si è messo in luce soprattutto in Superbike, con i successi nella competizione dedicata alle moto di serie che non sono mai mancate.
Se c’è un modello che ha saputo diventare leggendario è proprio la Ninja. La versione ZX-10 RR è quella che ha reso grande il fenomenale Jonathan Rea, con il nordirlandese che ha vinto ben sei titoli mondiali.
Non esiste un solo pilota nella storia della categoria che è mai riuscito a imporsi in questo modo nel Mondiale. Questo fa sì che il binomio sia stato vincente e ben oliato, anche se ora le parti si daranno il triste addio.
Rea infatti nel 2024 dovrà prendere il posto del grande rivale Toprak Razgatlioglu in Yamaha. Un cambiamento che purtroppo fa presagire un futuro ancora molto complicato in casa Kawasaki, con il 2023 che è stato un anno deludente.
La Ninja intanto si deve rinnovare anche sul mercato e ormai è evidente come l’elettrico debba essere visto sempre di più come il futuro. Il problema è che questa nuova versione sembra davvero non piacere a nessuno.
Il motivo è legato alle sue prestazioni che purtroppo sono davvero troppo inferiori rispetto alla classica Ninja con carburante termico. La Ninja ZX-10 RR WSBK Edition, solo simile nell’aspetto a quella della Superbike, presenta un 4 cilindri da 214 cavalli, mentre per la e-1 tutto cambia.
Kawasaki Ninja e-1: le prestazioni deludono
Si sa che se le auto elettriche hanno bisogno di diversi anni per poter diventare di livello come le proprie rivali termiche, per le moto il lavoro sarà ancora più lungo. La Kawasaki se n’è accorta nel momento in cui ha progettato la Ninja e-1, presentandola di recente al Salone di Parigi.
Il risultato è davvero diviso, perché da un punto di vista estetico nessuno può in alcun modo negare il fatto che ci si trovi di fronte a un modello splendido. Dimensioni imponenti e capacità di poter dominare la strada come poche altre.
Il problema è interno, perché la differenza con le classiche Ninja è davvero abissale. Il motore al suo interno è il corrispettivo dei piccoli 125 di cilindrata, una rivoluzione per una gamma che ha fatto della potenza il proprio marchio di fabbrica.
Il massimo che può garantire infatti è un massimo di 9 kW e si può utilizzare nella sua versione Eco e in quella Road. In ogni caso i risultati prestazionali sono deludenti, dato che in un modo arriva a 60 km/h e nel secondo a 85 km/h.
Anche l’autonomia è davvero ridotta al minimo, dato che tra una ricarica e l’altra può intercorrere un massimo di 72 km. Per poter riportare la batteria al massimo servono circa 3 ore e 40 minuti. Numeri davvero deludenti, con la Kawasaki che in futuro saprà come potenziare la sua Ninja.