Le motociclette sono pericolose? Questa è una convinzione che hanno in tanti e che ci spinge a riflettere sulla base di alcuni dati, che sono spesso una cartina al tornasole importante.
Le motociclette riescono spesso a scatenare un rapporto di amore/odio tra le persone. C’è chi non riesce a farne a meno e non vede l’ora che arrivi la primavera per togliere la propria dal garage e sfruttarla in ogni momento possibile. Alcuni se le condizioni meteo lo consentono, arrivano anche a sostituirle all’auto per i propri spostamenti quotidiani. Altri, invece, hanno una sorta di avversione per questo mezzo, convinti che possano essere fonte di pericolo per se stessi e gli altri.
A suscitare timore sono soprattutto i comportamenti avventati da parte di alcuni centauri. Il rischio di finire incastrati o, peggio ancora, investiti, è quindi più che concreto. Non si tratta però di una concezione isolata, ma che è spesso suffragata anche dai fatti.
Viaggiare sulle motociclette può essere pericoloso?
Non è così difficile capire perché molti ritengano pericolose le motociclette. Queste infatti non hanno una carrozzeria che protegge chi sta alla guida, proprio per questo in caso di caduta c’è il rischio concreto di farsi male. A proteggere la testa ci pensa il casco, ma a volte questo non può essere sufficiente.
Si può avere un’idea precisa della situazione attraverso i numeri, in modo particolare quelli relativi allo studio effettuato dalla National Highway Traffic Safety Administration, che ha analizzato il quadro recente negli Stati Uniti. Qui rappresentano solo il 3% dei veicoli immatricolati, ma ogni giorno circa 236 incidenti motociclistici provocano feriti. In generale, la probabilità di andare incontro a un incidente su una moto è pari a 1 su 100. Un numero quindi non esiguo se rapportato con la quantità di mezzi di questi tipo diffusi sulle strade.
Le cause che possono portare a un sinistro più o meno grave sono diverse. Non si deve sottovalutare il ruolo svolto dall’errore umano, che può verificarsi ad esempio in caso di un movimento sbagliato, a cui è più difficile porre rimedio rispetto all’auto. C’è chi ritiene che il numero dei fenomeni sia cresciuto in concomitanza con l’introduzione della legge che ha portato alla suddivisione delle corsie in California. Basti pensare alle tante volte che vediamo una due ruote districarsi tra una vettura e l’altra.
Prevenire è possibile?
Cercare di essere più attenti possibile sia che si viaggi sulle motociclette sia in auto non può che essere il metodo numero uno per non incorrere in un incidente.
Ci sono però alcune piccole strategie che possono risultare fondamentali. Innanzitutto l’utilizzo del casco, strumento fondamentale per evitare lesioni mortali. Non dovrebbe mancare l’equipaggiamento tipico di un centauro, quali guanti, occhiali e giacche in pelle, che possono ridurre i danni in caso di caduta.
È altrettanto importante essere visibili agli altri utenti della strada, guidando con i fari accesi, evitando i punti ciechi, utilizzando sempre gli indicatori di direzione e i segnali manuali e indossando indumenti riflettenti, soprattutto di sera.