Negli Stati Uniti, patria di motoroni Harley-Davidson, stanno creando una moto per chi non sa andare in moto. E’ emerso un brevetto per una leva della frizione simulata.
Le case produttrici hanno capito di dover, assolutamente, puntare su una vasta fetta di appassionati di motori che non hanno le abilità di usare la frizione. Zero Motorcycles è una casa motociclistica americana che produce scooter, biciclette e motoveicoli elettrici. E’ stata creata, nel 2006, da Neal Saiki un ex ingegnere della NASA a Santa Cruz in California.
La primissima moto alla spina, introdotta sul mercato ad aprile 2008, è stata la motocross Zero X. Il primo modello ad avere successo è stata la Zero S, lanciata nel 2010. Dal 2011 al 2013 è stata immessa sul mercato la XU, una moto più piccola con batteria rimovibile. Sono stati dei pionieri perché furono i primi a vendere moto elettriche negli Stati Uniti. Nel 2012 furono lanciati i nuovi modelli aggiornati Zero S e DS.
Pian piano furono superare le 100 miglia d’autonomia, stimate dall’EPA con una singola carica. La capacità della batteria della DS e della Zero S venne portata a 11,4 kWh, grazie all’introduzione di un nuovo motore CA a magneti permanenti. Nel 2013 è stato creato il modello Zero FX con batteria modulare rimovibile. La DSR, lanciata sulla base della DS, aveva il motore più potente della SR. L’FXS è una versione supermoto dell’FX. I motori raffreddati ad aria sulle SR, DSR e FXS sono stati rivisti per ridurre il calore generato alla guida. Ecco l’ultima naked cinese con tecnologia all’avanguardia.
Zero Motorcycle, novità clamorosa
La casa produttrice americana vende moto a svariati corpi di polizia con tanto di lampeggianti e sirene. E’ stata depositata una domanda di brevetto per una leva della frizione simulata che regola la coppia e la frenata rigenerativa, allo scopo di riavere la sensazione e il controllo della frizione su una moto tradizionale a motore a combustione interna.
La frizione è un elemento essenziale della guida. Chi sceglie una moto elettriche, probabilmente, non ha la minima idea di cosa sia una vera moto. Uno schema simile a quello di Kymco che ha voluto creare un sistema per usare le dita della mano sinistra per controllare costantemente la coppia e la frenata rigenerativa dei loro motori elettrici. Il brand americano, invece, sarebbe un passo in avanti, trattandosi di una frizione fake, integrata nell’elettronica di controllo del motore, dando (si spera) una esperienza godibile anche per i centauri old school.