Vi sono marchi storici che stanno tornando in auge grazie alla rivoluzione green. Il brand catalano Butalco è atteso ad un grande salto di qualità.
Butalco è tra i marchi storici di culto spagnoli. Paco Bultó, nonno del famoso pilota di MotoGP Sete Gibernau, ricevette i meccanici del reparto corse Montesa che lo spinsero a creare una nuova casa costruttrice. La Butalco nacque con sede a Barcellona, usando il nominativo del recapito telex di Paco Bultó. Alla fine degli anni ’50 venne lanciato il suo primo modello, la “Tralla”, che anticipò la “Metralla”.
I modelli destinati al fuoristrada e al trial, in particolare dalla Sherpa, divennero super popolari. Con questo modello la Bultaco rivoluzionò il mondo del trial agonistico, in precedenza caratterizzato dai trionfi dei marchi britannici.
Il brand catalano si aggiudicò il campionato mondiale di trial per 5 anni di fila dal 1975 al 1979. L’azienda catalana si distinse nelle piccole cilindrate, conquistando, grazie a piloti come Angel Nieto e Ricardo Tormo, i titoli mondiali della Classe 50 negli anni 1976, 1977, 1978 e 1981.
Il brand, a causa di agitazioni sindacali e problemi economici, chiuse i battenti nel 1983. La Scherco acquistò i diritti per l’uso del marchio ma per anni si è atteso un rilancio che sembrava non arrivare mai. Il logo con il pollice alzato, caratteristico della Bultaco, è stato presente ancora per diversi anni sulle tute da gara Sete Gibernau. Ora tornerà in auge con il lancio di una serie elettrica di assoluto spessore.
La rinascita della Butalco Motors
Nelle nuove factory a Barcellona, con parte di uomini della vecchia fabbrica Derbi, accanto al Circuit de Barcelona-Catalunya, con il centro di ricerca e sviluppo a Madrid, nasceranno moto alla spina del brand Butalco. La produzione di 150 lavoratori con un ritmo produttivo di 2.000 unità all’anno. I primi modelli che vedranno la luce saranno la Light Bike e la Urbanmotard, mentre la Bultaco Rapitán e la Rapitán Sport, hanno iniziato lo sviluppo nel 2010.
La Rapitán Sport era una supermotard nuda sportiva e la Rapitán era una turismo perfetta per la vita di tutti i giorni. Entrambi i modelli erano basati su un telaio multitubolare con sospensione anteriore e in alternativa di tipo Hossack – Dual Link Evolution – con forcellone multitubolare.
Il disco anteriore era da 320 mm con pinza a doppio pistoncino, mentre il disco posteriore era da 240 mm con pinza a due pistoncini, dotati di ABS. Furono costruiti entrambi i prototipi e furono testati a lungo, ma sfortunatamente non furono mai messi in vendita. La concorrenza è aumentata. Per Butalco potrebbe essere il momento ideale per tornare in auge.