Il 5 maggio è stata presentata a Milano l’edizione 2012 della Dakar, corsa che tradizionalmente apre nel migliore dei modi il nuovo anno e la nuova stagione motoristica con la sua storia ricca di fascino e le sue imprevedibili insidie, capaci di sorprendere anche i riders più navigati.
Etienne Lavigne, direttore della corsa, ha svelato il nuovo percorso che, come anticipato, sarà in linea e vedrà i piloti prendere il via il 1 gennaio 2012 da Mar de La Plata (Argentina) e raggiungere Lima (Perù) il 15 gennaio, dopo quattordici giorni e oltre 9000 km, durante i quali si dovranno affrontare la Cordigliera delle Ande, il deserto di Atacama e le distese peruviane.
I paesi toccati saranno appunto tre: l’Argentina ospiterà la partenza e cinque tappe, in Cile ci saranno ancora cinque tappe più un giorno di riposo e infine il Perù sarà il teatro delle ultime quattro tappe e dell’arrivo finale.
La cilindrata delle moto in gara dovrà essere pari a 450 cc per tutti i piloti partecipanti, mentre i quad non potranno superare gli 800 cc.
Per le due ruote i favoriti d’obbligo sono naturalmente Marc Coma, vincitore del 2011, e Cyril Despres, con Helder Rodrigues e Francisco Lopez possibili outsider, a patto che il primo continui ad andare come ora e il secondo trovi continuità ed anche un po’ di fortuna.
L’obiettivo in ogni caso è comunque quello di avere una corsa ancora più spettacolare rispetto a quella del 2010, la quale ha avuto un successo di pubblico straordinario che gli organizzatori vogliono non solo ripetere ma addirittura ampliare, cosa di certo non facile ma nemmeno impossibile grazie all’aiuto anche dei nuovi media.