Continuano le grosse difficoltà nel mondo dei motori e un altro grande colosso deve presentare istanza di fallimento.
Non è di certo tra le migliori la situazione economica che stanno attraversando la maggior parte delle aziende nel mondo dei motori al giorno d’oggi. La crisi ha colpito il settore in modo davvero violento, con le istituzioni che stanno cercando in tutti i modi di poter dare vita a una nuova Era.

Il problema è che questi passaggi non stanno avvenendo in modo graduale e logico, il che non fa altro se non spaventare e mettere in crisi gran parte dei cittadini. L’intento dunque deve essere quello inoltre di aiutare le aziende, soprattutto quelle che sono messe in crisi proprio dalla volontà delle istituzioni di puntare tutto su delle vetture che ora faticano.
Non sono solo le utilitarie e le auto di tutti i giorni che stanno soffrendo e non poco per questo cambiamento, ma anche il settore del lusso e delle supercar vive un periodo di crisi. Lo si vede anche dal fatto che di recente ha dovuto alzare bandiera bianca un noto colosso che lascia davvero senza parole la maggior parte degli appassionati.
Isdera AG: la situazione è drammatica
La Germania è considerata da sempre come una delle nazioni più importanti a livello mondiale per quanto riguarda il settore delle auto, non solo per la nascita di diverse aziende che progettano vetture, ma anche perché vi sono diverse realtà che sono legate direttamente agli accessori e alle componenti.

Poi vi sono colossi come la Isdera AG che invece hanno puntato tutto sul fatto di rinnovare e modificare quelle che sono già di per sé delle auto di lusso, per fare in modo tale che diventino così ancora più lussuose. La Isdera AG era nata nel 1982 dal volere del suo fondatore Eberhard Schulz, con alcuni colossi che nascevano dalla base della Mercedes CW311, come la Imperator 108i o la Commendatore 112i.
Sono dei modelli rarissimi, nati non a livello di progettazione industriale, ma sono delle auto che sono lavorate in modo artigianale. La Isdera rappresenta dunque in modo chiaro ed evidente quella che era una tipologia di progettazione di auto che al giorno d’oggi diventa davvero difficile da poter portare avanti. Rattrista, ma non stupisce, dunque la presentazione delle carte per istanza di fallimento al Tribunale di Saarbrücken.