Crisi Stellantis, annuncio ufficiale: interviene il Governo, cosa succede ora

Ecco cosa sta succedendo alla holding automobilistica Stellantis; dopo la crisi arriva la decisione della premier italiana Giorgia Meloni.

Annata a dir poco nera per il mercato automobilistico in tutta Europa, Italia compresa. Lo confermano i numeri in totale ribasso di Stellantis, la holding italo-francese che gestisce e produce ben 14 marchi di livello internazionale. Fra questi alcuni punti fermi dell’economia nostrana, come Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Maserati.

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Crisi Stellantis, annuncio ufficiale: interviene il Governo, cosa succede ora (Canva) – Nextmoto.it

Il 2024 è terminato con numeri da brivido per la società presieduta da John Elkann. Infatti dopo due anni di crescita, i dati segnano un forte passivo rispetto all’anno precedente, con una quantità tra autovetture e furgoni commerciali di 475.090 unità (-36,8%) contro le 751,384 del 2023.

Il Governo Italiano ha deciso dunque di venire incontro alle problematiche di Stellantis, anche per cercare di dare respiro ai soggetti che rischiano di più in questo marasma. Ovvero i dipendenti dei vari brand e degli stabilimenti a rischio chiusura. Per questo a fine anno è stato siglato un accordo con la holding, con tanto di stanziamento di 2 miliardi di euro per cercare di risollevare il mercato automotive nel 2025.

Accordo Governo-Stellantis, la Meloni si dice soddisfatta

Nella giornata di giovedì Giorgia Meloni, presidente del consiglio italiana, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha fatto il punto con i giornalisti presenti sui piani governativi e le prossime strategie finanziarie nell’anno appena cominciato. Solo una rapida battuta riguardo la situazione dell’automotive: “Sono soddisfatta dell’accordo con Stellantis, cerchiamo quello che possiamo fare per avere sempre un approccio a tutela dei lavoratori”.

Giorgia Meloni
Accordo Governo-Stellantis, la Meloni si dice soddisfatta (Ansa foto) – Nextmoto.it

L’intenzione della premier dunque è quella di venire incontro alla holding proprio per tutelare coloro che lavorano nei vari stabilimenti e che oggi vivono momenti davvero delicati. Ma per ora gli effetti dell’accordo con il Governo ancora non si sono visti. Basti pensare che ad Atessa, in provincia di Chieti, gli operati dello stabilimento Stellantis sono vicini alla cassa integrazione. I sindacati che si stanno occupando della questione hanno rivelato come si vada incontro per 1.500 dipendenti di un altro periodo di CIGO (cassa integrazione guadagni ordinaria) fino al 16 febbraio.

Situazione delicata anche a Mirafiori, il sito ex Fiat vicino Torino, nel quale è stata interrotta la produzione della Fiat 500 elettrica. Fino al 20 gennaio tutto fermo, in attesa che le parole della Meloni possano diventare concrete e fornire un aiuto all’industria automobilistica. Oltre ai 2 miliardi previsti nel 2025, si parla di sinergia nel 2026 per la produzione di nuovi modelli ibridi, molto più ‘accettati’ sul mercato rispetto alle elettriche.

 

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