Una soluzione auspicata da molti in questo periodo di crisi economica e industriale per ovviare alla cassa integrazione e a ripercussioni difficili da sostenere per il personale impiegato nel settore automotive e motorcycling.
Dall’ Austria arriva una soluzione: il lavoro part-time.
Lavoro ridotto per tutti, non annullato per nessuno.
Questa è la soluzione austriaca della casa motociclistica KTM che, per arginare le ripercussioni della crisi economica, ha adottato la giornata lavorativa ridotta per salvare posti di lavoro e non lasciare a casa i propri impiegati.
Ben 733 impiegati su 1.482 persone che lavorano con un contratto full time in KTM avranno uno switch temporaneo al part time relativamente alla propria giornata lavorativa.
Tra il mese di Maggio e Agosto dell’ anno in corso, metà del personale arancione della KTM adotterà la giornata lavorativa ridotta con un compenso ridotto ovviamente, ma che permetterà a tutti gli impiegati di mantenere relativamente stabile la propria condizione lavorativa e le proprie esigenze extra-lavorative.
Questa manovra, di fatto, riduce la produzione di circa due mesi in un periodo in cui la richiesta è comunque ridotta, e contribuisce a salvare posti di lavoro in attesa della ripresa economica prevista per il prossimo anno.
Una decisione che tocca tutti i livelli aziendali, dagli operai ai manager, e che è sinonimo di grande civilità e lungimiranza e testimonia una capacità organizzativa intelligente e proattiva. Cross Holdings, inoltre, uno dei maggiori investitori nel marchio KTM, insieme a Bajaj Auto, che detiene il 31.72 %, ha detto di voler stanziare 30 milioni di euro di capitale per mantenere attivo e competitivo il reparto racing di KTM.
Una notizia che potrebbe essere d’ esempio a molti in questo periodo di instabilità in cui occorre lavorare tutti per lo stesso obiettivo senza dedicarsi solo alla propria sopravvivenza a breve termine, ma guardare a quella di tutti e a più lungo termine.