E’ possibile creare uno scooter a casa da soli? Certamente, grazie a tanta passione e volontà un ragazzo speciale ce l’ha fatta.
La creatività non ha limiti e in certi casi è giusto che sia così, specie quando siamo di fronte a vere e proprie imprese. Protagonista della storia che vi racconteremo è Samuel Aboagye, capace di dare vita ad uno scooter prototipo costruito con materiali di fortuna.
La sua vicenda, fatta balzare agli onori delle cronache dalla BBC, ha fatto il giro del mondo in pochissimo tempo, amplificata dal potere dei social, ed è diventata un esempio di caparbietà ed altruismo a dispetto delle difficoltà date dal trovarsi in una zona particolarmente critica del pianeta sia in termini politici, sia sociali. Ma chissà, forse è proprio per via di queste problematiche che, l’ingegnoso studente, ha voluto cercare di dare una mano a chi si trova a dover fronteggiare ogni giorno delle limitazioni che impediscono la normale mobilità.
L’aspetto avvincente e positivo di questa iniziativa è che il ragazzo non ha fatto tutto ciò per un vezzo personale o semplicemente per togliersi uno sfizio, bensì per un intento a dir poco nobile. Samuel ha infatti scelto di abbracciare due argomenti molto importanti, e oggi particolarmente discussi, attraverso la sua creazione, ossia la sostenibilità ambientale e la disabilità. Un’accoppiata non casuale, ma voluta, in quanto l’ecologia non ha alcuna funzione se non può agevolare l’uomo nello svolgersi della sua vita quotidiana.
L’idea è partita osservando le numerose cataste di legna presenti nella sua zona. In realtà il progetto avrebbe dovuto essere diverso. Infatti, il materiale di scarto adoperato avrebbe voluto dare forma ad un’automobile, tuttavia, resosi conto della complessità dell’operazione, ha deciso di ridurre le dimensioni, e di dedicarsi alle due ruote. Ecco dunque comparire il concept dello scooter elettrico per disabili da lui sognato e pianificato.
“Il mio obiettivo voleva essere quello di dare una mano a chi è in difficoltà“, ha spiegato alla tv pubblica inglese, facendo comprendere come l’intento sia stato quello di includere chi viene di sovente relegato ai margini e dimenticato, non solo in contesti complicati, ma pure in quelli dotati di maggiori possibilità.
Non avendo i mezzi tecnici e finanziari per un prodotto professionale, Samuel ha dovuto arrangiarsi con quello che aveva a disposizione. Fatto il disegno e presentato con successo a famiglia ed insegnante di riferimento è riuscito a raccogliere un po’ di denaro utile per l’acquisto dei pezzi necessari, tutto rigorosamente proveniente da scarti come gomme, batterie di smartphone, fari e campanelli delle bici e c’è pure il motore proveniente dalla macchina da cucire della madre. La carrozzeria, invece, è stata costruita con il legno trovato nelle vicinanze.
Dall’autonomia di cinque ore, equivalenti a circa 32 km, lo scooter può essere alimentato anche con un pannello solare posto nel posteriore ed è impreziosito da una radio in grado di captare fino a 200 stazioni.