Leggera, scattante e con consumi da ciclomotore, c’è una Honda fuori dagli schemi che sta conquistando il mercato.
Addio scooteroni per andare al lavoro. Honda ha tirato fuori dal cilindro una moto che può fare tutto e ci fa dimenticare i vecchi veicoli da città. Eravate bella, ma la Honda CL500 è qualcosa di più, per chi ama l’emozione su due ruote. Una scrambler per tutti i giorni e per tutti, per regalare tanto divertimento in città e fuori.

La Honda CL 500 nasce dalla CMX 500 Rebel, ne prende il bicilindrico e parte del telaio. Ma con una impostazione completamente nuova, che rivela una personalità dino a oggi insospettata. Nuova anche l’emozione di guida, anche perché gli ingegneri hanno rivisto tutta la centralina e l’aspirazione per dare a questa scrambler sui generis ancora più brio
Guidarla è uno spasso
Nei dettagli: il telaietto dietro è stato alzato per farla sembrare una vera scrambler. L’aspetto esterno è semplice, con faro tondo con luci LED, un serbatoio piccolo tipo nocciolina, linee che ricordano le moto di una volta. Le finiture sono buone, anche se qualche cavo in vista c’è. Il cruscotto digitale c’è, peccato però che sotto il sole forte diventi invisibile. Dettagli, appunto.

Il motore da 471 cc non è fatto per prestazioni estreme, ma ha grinta dove serve. Ai medi regimi risponde bene, perfetto per scattare al semaforo o sorpassare in sicurezza. Il cambio si caratterizza per i rapporti corti e gli innesti precisi.
I consumi sono il vero punto di forza di una moto che ha tutto per sostituire lo scooter nell’uso quotidiano. In città si toccano tranquillamente 25-30 km con un litro. Anche a velocità sostenuta, in autostrada, difficilmente si scende sotto i 20 km/l. Con 12 litri di serbatoio, l’autonomia è più che sufficiente per una settimana di casa-lavoro.
La CL500 è una moto onesta, che non promette miracoli, ma fa quello che deve fare e lo fa molto bene. A 7.190 euro offre un pacchetto difficile da battere. Consuma poco, costa poco di assicurazione e bollo, è facile da guidare e, last but not least, ha quel fascino retrò che piace a tutti.
Perché la confrontiamo con uno sooterone? Perché gli scooter di pari cilindrata, che si offrono allo stesso uso, costano uguale o più, offrono meno divertimento e hanno meno carattere. Ecco perché questa Honda sta diventando la nuova compagna di viaggio di tanti pendolari. Per il dovere, sì, ma con tanto piacere di guida.