Una moto d’acqua trasformata in un altro mezzo. E’ stata una vera e propria impresa. Guardate cosa hanno creato
La maggior parte degli italiani adora il mare e ora che l’estate è ormai prossima a sbocciare sono sempre di più coloro che stanno organizzando le vacanze. Non si deve infatti decidere solamente la tappa, ma anche quali possono essere i possibili momenti di divertimento durante la giornata. Uno di questi può essere l’utilizzo di una moto d’acqua.
Spegniamo subito i facili entusiasmi, perché non tutti possono prodigarsi in un giro tra le onde con una moto d’acqua. Quest’ultima infatti si tratta di un mezzo considerato come un natante da diporto che presenta una lunghezza al di sotto dei 4 metri.
Per questo motivo per poterla guidare è necessaria una patente nautica di categoria A. Nel caso in cui voleste tentare la sorte, scelta assolutamente sconsigliata, rischiate anche una multa davvero salata: tra i 2100 e gli 8263 Euro per guida di moto d’acqua senza patente.
Inoltre per poterla guidare dovrete stare anche molto attenti a tutta una serie di regole. Nonostante la vastità del mare non potrete spostarvi per più di un miglio dalla costa, il corrispettivo di 1,6 km. Infine esistono dei percorsi ben precisi nei quali bisogna rimanere al proprio interno. Questi ultimi vengono segnalati tramite le boe. Inoltre si dovrà sempre indossare un dispositivo di sicurezza.
Forse tutte queste regole hanno portato gli youtuber del canale “Bikes and Beards” a tentare l’impresa del secolo: trasformare una moto d’acqua in una moto da strada. Ci saranno riusciti?
Come trasformare una moto d’acqua in una da strada: l’impresa è pazzesca
Il mezzo utilizzato per questo esperimento è stata una vecchia Kawasaki che è stata pagata mille dollari. Una volta acquistata però è stata difficile in un primo impatto anche solamente capire dove poter inserire la ruota posteriore.
Il primo passaggio è stato quello di togliere le varie componenti meccaniche della moto d’acqua e poterci lavorare liberamente. Inizialmente è stata montata la trasmissione di una Say Yeah elettrica e in seguito è toccato al motore. Quest’ultimo garantisce una potenza di 4 cavalli ed è stata inserita una batteria da 72 V.
Per poter inserire una ruota posteriore è stato finemente lavorato lo scafo in modo tale da poter far sì che si adattasse all’inserimento della ruota. Lavorando anche sulle cinghie a cricchetto c’è stata la possibilità di eliminare completamente i problemi legati all’oscillazione della moto.
Il risultato finale è stato davvero sorprendente e sicuramente incompleto. Il guidatore infatti non sembrava propriamente stabile, dato che si trovava molto vicino alla ruota posteriore e per poter agguantare il manubrio doveva accovacciarsi leggermente.
A livello di aerodinamica e di comodità alla guida di sicuro non si tratta della moto migliore del mondo. La stessa è stata testata in strada con tanto di controllo da parte della polizia, fortunatamente, senza conseguenze.