Dopo pochi chilometri, la proprietaria di una moto nuova ha fatto una scoperta scioccante. Il fattaccio è avvenuto proprio in Italia
La cliente di una nota azienda motociclistica si è lamentata veemente per ciò che i suoi occhi hanno visto. Tale protesta ha messo immediatamente in allarme chiunque si trovi nella sua situazione, ma anche gli stessi dirigenti dell’azienda, i quali sono chiamati a rispondere di questa bruttissima figura.
In particolare, una donna, di cognome Zamberlan, ha acquistato una motocicletta nuova di zecca e ha fatto una scoperta a dir poco agghiacciante dopo appena pochi chilometri. Non si sarebbe mai aspettata che un marchio noto a livello internazionale facesse un errore del genere e proprio per questo si era affidata ad esso. Ma gli errori di produzione esistono sin da quando è nato il lavoro, dato che l’essere umano è portato ciclicamente a sbagliare qualche cosa.
Eppure, quando si parla di mezzi di trasporto indignarsi è molto facile, come lo è anche chiedere un rimborso nel caso in cui creino diversi problemi. Proprio com’è successo in questo caso, visto che una motocicletta della Triumph, azienda britannica, ha smesso di funzionare dopo appena pochi chilometri. Nessuno avrebbe mai pensato che ciò potesse accadere ed è per questo che il fatto in questione ha attirato l’attenzione da parte di diversi media del settore.
La Triumph si ferma inaspettatamente
Sul sito motociclismo.it appare l’intervista svolta alla donna in questione, La quale ha detto chiaramente: “La moto è andata ko appena dopo 40 km”. Le sue affermazioni stanno facendo tremare il marchio, anche perché quest’ultima è intenta a far valere i suoi diritti in merito a questa scabrosa situazione.
Lei ha scritto una lettera aperta al direttore del suddetto sito, chiedendo una mano nel far valere le sue richieste: “Ho portato la moto all’officina e mi hanno detto che è qualcosa di grave e che non riescono ad identificare, ora rivoglio indietro i miei soldi”. Si tratta del modello Triumph Street Triple R, il quale era stato appena acquistato dalla donna, quindi, ha pensato ad un’errore di fabbrica.
La risposta da parte della Casa madre non si è fatta attendere e sembra esser stata propensa ad ascoltare la signora Zamberlan: “La concessionaria Triumph di Verona, in cui la donna si è recata, ha prontamente messo a sua disposizione un veicolo sostitutivo”. L’elogio alla concessionaria è stato netto, vista la rapidità con cui si è mossa. Ora, però, l’azienda sta valutando le tempistiche per poter provvedere alla spedizione di un nuovo motore, dato che il difetto sembra arrivare da esso.