Un’idea che potrebbe riequilibrare il Motomondiale e la MotoGP in particolare .La proposta è di quelle potenzialmente rivoluzionarie
Se si pone l’attenzione sui piloti che compongono la classifica del mondiale di MotoGP, siamo di fronte a uno scenario apertissimo. Al comando c’è Pecco Bagnaia che guida la classifica con 41 punti di distanza su Jorge Martin. A seguire c’è Bezzecchi. Distanze rassicuranti quelle a favore del campione in carica in un Mondiale che resta ancora aperto.
Se invece guardiamo la graduatoria costruttori, allora la storia cambia notevolmente. La stagione attuale vede un dominio totale delle Ducati, ufficiali e non, con gli avversari ridotti al ruolo di comprimari. Quattro dei primi cinque piloti in classifica guidano una moto uscita da Borgo Panigale.
Una situazione che, chiaramente, non piace ai team avversari, costantemente alla rincorsa delle Ducati e alla ricerca di qualche sviluppo che possa colmare il gap con i primi. Ne ha parlato l’amministratore delegato di Aprilia, Massimo Rivola al termine del Gran Premio di Silverstone, suggerendo un provvedimento che potrebbe riequilibrare il livello dei vari team in MotoGp.
Rivola propone un’idea per livellare la MotoGP
Nonostante il dominio Ducati, il Gran Premio di Silverstone ha visto tre moto Aprilia tra i primi cinque classificati. Un risultato che dimostra tutto il potenziale della moto di Noale, dopo una prima parte di stagione non troppo entusiasmante.
“La moto di quest’anno è migliore ma per una serie di circostanze la prima parte di stagione non è andata bene“, ha commentato l’AD di Aprilia Massimo Rivola, sottolineando come, comunque, il gap con Ducati si stia riducendo.
Rivola ha evidenziato che otto Ducati in pista sono troppe e costituiscono un vantaggio troppo grande per la casa di Borgo Panigale. “Ci vorrebbe il budget-cap, come in Formula 1. Sfido chiunque a battere Aprilia a parità di risorse”, ha concluso Rivola.
L’ultima gara a Silverstone, tuttavia, ha visto tre Aprilia nelle prime cinque posizioni. Ducati schiera in pista ben otto moto, il doppio rispetto ad Aprilia, KTM e Honda e il quadruplo rispetto a Yamaha che schiera soltanto le due moto ufficiali. Una situazione scomoda per gli altri team che, adesso, cercano di correre ai ripari per evitare che la MotoGp possa degenerare e far aumentare il dominio Ducati.
La soluzione del budget cap, al momento, non viene presa in considerazione dai vertici della Dorna. In Formula 1, peraltro, la sua applicazione non è stata priva di problemi. Chissà cosa succederebbe in MotoGP..