Proprio come le automobili anche le moto devono garantire dei livelli alti di sicurezza. I crash test per le moto sono altrettanto probanti.
La sicurezza dovrebbe essere sempre messa al primo posto, in auto come in moto. I mezzi sono migliorati tantissimo rispetto ad un’epoca dove una banale caduta o incidente poteva costare vite umane. Il manico è importante ma le infrastrutture tecniche su cui ci si fionda, una volta patentati, sono determinanti. I primissimi crash test sono arrivati negli anni ’70.
Con la diffusione massiccia delle auto e delle moto i tecnici iniziarono a valutare gli impatti. Il livello di sicurezza offerto da un veicolo divenne un tema centrale negli anni ’80. Nel Motorsport la lista di piloti rimasti vittime di crash continuava a salire. Andare in moto era diventata una moda ma gli incidenti stradali si moltiplicarono. DEKRA, società tedesca fondata nel 1925, si occupa di testing, ispezione e certificazione, in particolare nel settore automobilistico.
In Germania il tema sicurezza è sempre stato centrale. DEKRA è la più grande organizzazione in tale ambito e una delle più grandi a livello mondiale. Dagli anni ’80 ha cominciato ad effettuare crash test anche per le motociclette. Non potettero applicare le stesse misure delle auto perché si trattava di mezzi opposti. In termini telaistici i crash devono andare a toccare altri aspetti. Sulle moto il rider è esposto con il proprio corpo ai pericoli. In auto vi sono cellule protettive con airbag per proteggere i passeggeri. Date una occhiata a questa super Ducati in offerta. E’ tra le moto più sicure al mondo!
In sella conta tantissimo l’esperienza del motociclista. I corsi di guida possono aiutare ad evitare impatti o, in caso di caduta, a gestire l’evento. Il materiale tecnico per gambe, mani, schiena risulta indispensabile sulle moto. DEKRA effettua dei crash test sulle moto per valutare se un determinato modello può causare danno al pilota in caso di incidenti o di caduta sull’asfalto. Per rilevare i dati sulla moto viene posizionato un manichino e viene simulato un crash.
Dai dati reali, integrati con simulazioni virtuali, è possibile stabilire se e dove è necessario intervenire sul modello al fine di renderlo più sicuro. Nel 1996 è stato adottato lo standard ISO 13232, rivisto nel 2005 anche grazie alle indicazioni di DEKRA in materia. Rendere inevitabili gli incidenti stradali rappresenta una missione impossibile, ma tanto ancora si può fare. Riuscire a rendere le due ruote sicure come le automobili rappresenta un obiettivo ambizioso della società tedesca, sin dagli anni ’80.