Non c’è solo il Motomondiale che sta per partire da Portimao nei progetti della Ducati in pista: all’orizzonte si prospetta un colpaccio clamoroso
Questo è un anno importante per le gare Endurance sul circuito di Le Mans. La 24H del WEC festeggerà i suoi primi 100 anni di vita. Ma ancora prima ci sarà l’appuntamento con il Mondiale Endurance delle due ruote e la Ducati vuole essere protagonista anche qui.
La data per i piloti, i team e i tifosi è già fissato: sabato 15 e domenica 16 aprile (con il via alle 15 locali in Francia) per la tappa inaugurale del FIM EWC, il Mondiale Endurance motociclistico. In tutto quest’anno sono previste quattro gare, storichbe e dal grande fascino. Nel weekend del 17-18 giugno spazio alla 24 ore di Spa Francorchamps mentre 30 luglio andrà in scena la 8 ore di Suzuka. Ultimo atto poi con il Bol d’Or, ancora in Francia il 16-17 settembre.
Al via, con logiche ambizioni di primeggiare, anche il team Ducati EWC ufficiale che solitamente si schiera al via con David Checa, Chaz Davies e Xavi Forés. Ma quest’ultimo proprio in quei giorni diventerà padre e quindi si pone il problema della sua sostituzione. Così la Casa di Borgo Panigale sta sondando altri piloti e spunta un’ipotesi clamorosa ma affascinante.
Colpaccio Ducati, per la 24 Ore di Le Mans si sogna un ritorno clamoroso
La bomba è stata sganciata dal sito specializzato GPOne.com che ipotizza una sostituzione clamorosa. In pista a Le Mans oltre a Checa e Davies potrebbe arrivare anche Danilo Petrucci che così aggiungerebbe un’altra perla al suo curriculum.
In fondo il centauro ternano salirebbe su una Panigale molto simile a quella che guida in questa stagione nel Mondiale Superbike. E soprattutto conosce benissimo il Bugatti Circuit di Le Mans anche se per la 24 Ore si utilizza il layout intero, quello da 13 km e non quello che normalmente percorre il Motomondiale.
Ma soprattutto per lui sarebbe ricordare l’ultimo momento bello della carriera. Era l’11 ottobre 2020 e la MotoGP stava per concludere una stagione rivoluzionata dal Covid 19. Danilo sapeva già che il suo rapporto con la Ducati era probabilmente destinato a finire e quel giorno, sulla pista umida, mostrò ancora una volta tutta la sua classe vincendo la gara.
Dopo quella del Mugello un anno prima, la seconda e ultima vittoria nella classe regina prima di passare alla KTM che è anche stata l’ultima compagna in MotoGP. Poi l’avventura alla Dakar, la Superbike con il campionato statunitense, il ritorno in Italia con il Team Barni per il Mondiale SBK quest’anno.
Danilo Petrucci felice in Superbike, c’è meno pressione e le moto sono altamente competitive
Danilo sarebbe molto tentato di dire sì, anche se la settimana successiva avrà la gara del Mondiale Superbike ad Assen e vuole rimanere concentrato su quella. I tempi però stringono e lecitamente entro questa settimana dovrà sciogliere le riserve in modo che la squadra eventualmente possa pensare ad altro.
Intanto, intervistato nei giorni scorsi da Moto.it, ha spiegato che questa nuova esperienza nel Mondiale SBK lo sta stimolando perché c’è grande competitività, ma meno pressione rispetto alla MotoGP. Alla fine lui si era stufato di non riuscire nemmeno a lottare per la top ten in gara e quindi è stato un ben cambiare.
Prima di dire sì al Team Barni però ha fatto un controllo e ha visto che sono davvero pochi i centauri capaci di vincere gare sia in MotoGP che in Superbike. Tra loro Biaggi, Melandri, Doohan, Crutchlow, Bayliss. Il prossimo vuole essere lui che però intanto potrebbe essere in pista a Le Mans.