Colosso dell’elettrico in bancarotta, è la fine per il settore? Ripercussioni tremende

Durissimo colpo per il settore elettrico, con un grande colosso che si trova in una condizione davvero disperata.

Per quanto le istituzioni stiano cercando quanto più possibile di fare virare il mondo della mobilità nella direzione dell’elettrico, per il momento il progetto è ben lontano dal poter essere raggiunto. Lo si vede anche da come non manchino di certo le aziende che, una volta che hanno provato a investire in modo sensibile nel settore, hanno dovuto fare dietrofront.

Auto elettrica
Problemi per l’elettrico (nextmoto.it)

La maggior parte delle società infatti hanno di recente fatto marcia indietro per quanto riguarda l’annuncio attorno al passaggio a una produzione sono elettrica. Indubbiamente il caso più eclatante è stato quello della Volvo, con la casa svedese che sembrava essere una di quelle maggiormente indirizzate in questo senso.

Negli USA si ha uno dei pochi casi nel quale l’elettrico sta portando a dei grossi risultati e lo si vede perfettamente con la Tesla. Il colosso gestito da Elon Musk e quasi un caso più unico che raro, tanto è vero che nella nazione nordamericana le cose non sono andate di certo nel migliore dei modi per un altro marchio che puntava moltissimo nel settore.

Nikola Motors: grossi problemi per il marchio

La mobilità legata ai mezzi pesanti necessita obbligatoriamente di veicoli che siano in grado di garantire una lunga percorrenza, altrimenti è evidente come ciò comporti non pochi problemi. Per questo motivo diventa fondamentale fare in modo che l’elettrico cresca sempre di più da questo punto di vista e per il momento c’è ancora troppo da fare e lo ha capito anche Nikola Motors.

Nikola Motors
Nikola Motors (Nikola Press Media – nextmoto.it)

La startup americana infatti si è fatta conoscere in tutto il mondo per la produzione di camion sia a idrogeno che elettrici, ma di recente si è presentata alla Corte fallimentare del distretto di Delaware per l’istanza di protezione fallimentare. Dunque ha sfruttato il Chapter 11, diventato noto in tutto il mondo in quanto è l’Articolo derivato dalla crisi di GM e Chrysler del 2009.

La Nikola Motors però non vuole cedere, tanto è vero che al momento, come si legge in una nota ufficiale, dichiara di avere in cassa 47 milioni di Dollari, ma la passività, come si legge su firstonline.info, è compresa tra 1 e 10 miliardi di Dollari. Si parla di un numero di creditori che oscilla tra i mille e i 5 mila, dunque ci si trova in una condizione davvero al limite, con la Nikola Motors che deve trovare il prima possibile una soluzione.

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