Il nuovo Codice della Strada non si sofferma solo sui monopattini: in arrivo novità anche per chi va in bicicletta, cosa dice la nuova normativa.
Il nuovo Codice della Strada si prepara a diventare presto operativo a tutti gli effetti. Dopo un anno di lavoro, il lungo processo di approvazione della riforma fortemente voluta dal governo Meloni è arrivata alle battute finali. La manovra punta ad aumentare la sicurezza sulle nostre strade e a diminuire il numero di incidenti stradali, cresciuti in maniera importante negli ultimi anni dopo che durante il periodo del Covid erano arrivati a livelli minimi.
La riforma si è concentrata su diversi punti: sono aumentate le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza o utilizza il cellulare mentre è al volante, si è aperto un importante capitolo sull’abbandono degli animali, e il governo ha risolto anche la controversia legata ai monopattini elettrici.
Per lungo tempo si è discusso sulla necessità di avere maggiore regolamentazione su questi mezzi, e con la nuova legge è arrivato l’obbligo di targa, assicurazione e casco anche per chi utilizza questi moderni veicoli. Nella riforma, che in queste ore ha diviso i cittadini e fatto discutere sotto molti aspetti, sono in arrivo novità anche per quanto riguarda l’utilizzo delle biciclette.
La nuova riforma punta a tutelare i ciclisti, considerati tra gli utenti deboli della strada. Per questo è stata introdotta una distanza di sicurezza da rispettare quando si sorpassa una bicicletta, che è stata fissata dal nuovo Codice della Strada a 1,5 metri (qualora la strada lo consenta).
Cambiano anche le regole per la sosta al semaforo: i ciclisti avranno a disposizione delle apposite zone di stallo con segnaletica orizzontale che gli consentiranno di sostare in posizione più avanzata rispetto ai veicoli a motore. Queste saranno posizionabili solo su strada ad un solo senso di marcia con limite di velocità non superiore ai 50 Km/h, che abbiano pista o corsia ciclabile.
Novità anche per quanto riguarda le piste ciclabili: sarà consentita la circolazione contromano alle biciclette in caso di strade ad un senso di marcia dove il limite di velocità non sia superiore ai 30 Km/h, e che siano dotate di corsie o piste ciclabili a doppio senso di marcia. Sono inoltre stati posti dei limiti alla creazione di corsie ciclabili: potranno essere allestite solo su strade che non consentono piste ciclabili. La nuova normativa, infine, riconosce a tutti gli effetti le strade urbane ciclabili e le zone ciclabili, conlimite di 30 Km/H.