Nuove polemiche per il nuovo Codice della Strada: gli esperti fanno notare che i test salivari danno risultati diversi.
Da più di un mese è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada che ha inasprito le sanzioni per chi commette determinate infrazioni. In particolare le nuove norme colpiscono più pesantemente coloro che si mettono alla guida dell’auto in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Non sono mancate le polemiche: in molti hanno fatto notare che con il nuovo Codice della Strada tante persone che utilizzano cannabis a scopo terapeutico rischiano di incappare in multe molto pesanti o addirittura nel ritiro della patente.
Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, tira dritto e ribadisce che da quando sono entrate in vigore le nuove norme sono diminuiti gli incidenti e le vittime della strada. Tuttavia le criticità emerse in queste settimane sono parecchie. Basti pensare che ora basta la semplice positività al test salivare a far scattare la sanzione, anche se l’assunzione è avvenuta diverse ore prima e al momento del controllo la persona non presenta alcun tipo di alterazione psico-fisica.
Con il nuovo Codice della Strada scatta il ritiro immediato della patente di guida e si rischia il processo penale che può portare da sei mesi a un anno di arresto. I test salivari, però, non sembrano essere così attendibili.
Ultim’ora Codice della Strada: problemi con i test salivari
Ognuno di questi strumenti, infatti, ha delle caratteristiche che lo rende diverso dall’altro: lo stesso caso può quindi essere giudicato in modo non univoco, come spiegato al Fatto Quotidiano dal professor Stefano D’Errico e il dottor Elio Santangelo di Medicina Legale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina.
Gli esperti sottolineano infatti che i test salivari differenti acquistati dalle varie forze di polizia portano inevitabilmente a commettere errori. Ad esempio, il SoToxa Mobile Test System utilizzato dalla Polizia Stradale ha dei limiti di rilevabilità differenti rispetto al DrugWipe 5S che invece usano i Carabinieri: con il primo, infatti, il conducente è positivo al THC se supera il limite di 25 ng/ml, mentre in quello utilizzato dai Carabinieri il limite è di 10 ng/ml.
E non è tutto, dato che i due test non individuano le stesse sostanze. Il DrugWipe 5S, fanno notare gli esperti, rileva 5 sostanze, ovvero anfetamina, cannabis, cocaina, metanfetamina e oppiacei: non è in grado di individuare le benzodiazepine, che invece si vedono con il SoToxa Mobile Test System. Tuttavia nessuno dei due sistemi è in grado di rilevare il metadone o il fentanyl. Una serie di problemi su cui si dovrà necessariamente intervenire per non alimentare ulteriore caos.