Salvini si affida ai suoi follower per comprendere al meglio se una riforma può essere adeguata. Vediamo di che si tratta.
Il neo ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile ha preso atto di un’iniziativa europea in merito al Codice della Strada. Il leghista è rimasto affascinato da un’idea che non sembra avere, però, molto seguito da parte dei suoi follower. Solo il tempo ci dirà come andrà a finire, ma quello che succederà potrà essere un qualcosa di sconvolgente e pieno di insidie dietro l’angolo.
Matteo Salvini non ci ha pensato due volte e ha voluto chiedere ai propri follower se gradirebbero la riforma che arriva dall’Europa. Di certo, ascoltare la popolazione può essere molto avvincente in tali iniziative. Ma farlo sui social network può anche apparire come poco professionale e una sede non opportuna a determinate azioni. Tornando al fatto in questione, si tratta di un qualcosa che in Italia non è mai stato fatto ufficialmente.
La riforma proposta da Matteo Salvini
Quello che ha dato molto all’occhio in merito all’iniziativa del leghista sui social network è il responso negativo dato da chi ha commentato. Sin dalle tante emoticon arrabbiate, si è compreso subito che, forse, era meglio non presentare una proposta del genere. I commenti, poi, si sono sbizzarriti, specialmente, verso l’annientamento di ciò che ha detto.
Il disaccordo è arrivato in massa e chissà cosa ne avrà pensato il diretto interessato. La domanda era stata posta con uno spirito differente da quello ricevuto nelle reazioni. Il seguente post che andremo a mostrare, per il momento, non è stato ancora cancellato. Di certo, però, si tratta di un flop di dimensioni enormi, data la risposta molto negativa e stizzita da parte degli utenti.
In cosa consiste
Intanto, c’è da andare a chiarire che si tratta di una modifica sostanziale al Codice della Strada. Le persone a cui va indirizzata tale riforma, sono i ragazzi di 17 anni. Per loro c’è l’eventualità di poter ottenere la patente di guida sin da subito. L’idea dell’Ue, però, è quella di farli guidare accompagnati.
Per il momento, il tutto è catalogato in una fase di studio preliminare, ma sembra aver affascinato, particolarmente, il ministro dei trasporti. Molto probabilmente, non si sarebbe mai aspettato un responso negativo netto da parte dei suoi seguaci di Facebook.
Per entrare nei dettagli, l’iniziativa versa nella direzione della creazione di una patente di tipo digitale. Ma, oltre a questo provvedimento, che può sembrare più attuabile, c’è anche quello relativo alla patente per i giovani diciassettenni. Ciò avverrebbe con una fitta formazione, affiancata da dei test, che permetta una maggiore attenzione verso i pedoni, i ciclisti e i motociclisti. “Abbiamo già troppi giovani morti in strada”, fa sapere un commento lapidario.