Codice della strada, caos sui farmaci: ti costano la patente? Ecco cosa dicono gli esperti

Arriva un chiarimento su alcuni farmaci che sembrerebbero non consentite per chi guida secondo il nuovo Codice della Strada.

Da quando è entrato in vigore il nuovo Codice della Strada, gli automobilisti italiani hanno cominciato a prendere per le molle le disposizioni volute e integrate dal ministro Matteo Salvini. In molti hanno pensato ad una rivoluzione del suddetto codice, in realtà i cambiamenti riguardano per lo più i limiti di tolleranza e l’inasprimento di alcune sanzioni.

guidatore con farmaci
Codice della strada, caos sui farmaci: ti costano la patente? Ecco cosa dicono gli esperti (Canva) – Nextmoto.it

In particolare devono stare ancora di più sull’attenti coloro che si mettono alla guida dopo aver consumato alcolici. Non è propriamente una grande idea quella di bere prima di condurre la propria autovettura, sia per i rischi che comporta questo gesto, sia per le elevate sanzioni e punizioni per chi viene pizzicato con un tasso alcolemico oltre gli 0,5 g/l. Idem per chi viene colto a guidare in stato di alterazione psico-fisica in seguito ad assunzione di droghe.

Nelle scorse settimane è cominciata a circolare la voce secondo cui anche alcuni farmaci possano produrre falsi positivi e l’assunzione farebbe rischiare ad un automobilista lo stop da parte delle forze dell’ordine, con la seria possibilità di vedersi comminata una multa elevatissima e il ritiro di auto e patente. Su determinati farmaci prescritti da medici specialisti si è fatta recentemente chiarezza.

Psicofarmaci e codice della strada, arriva la richiesta degli psichiatri italiani

Una tipologia di farmaci che potrebbero indurre a sospendere la patente per i risultati alterati del test sono i cosiddetti psicofarmaci, quei medicinali prescritti a pazienti in cura per la salute mentale. Ebbene, visto che le sostanze comprese in molti di questi farmaci sono assimilabili alla droga, si è deciso di intervenire in modo particolare.

Farmaci
Psicofarmaci e codice della strada, arriva la richiesta degli psichiatri italiani (Pixabay) – Nextmoto.it

La Società Italiana di Psichiatria ha chiesto ufficialmente un tavolo tecnico al Ministero di infrastrutture e trasporti proprio per analizzare dettagliatamente la situazione di questi farmaci. Va infatti capito per bene se determinati medicinali utilizzati in psichiatria possano o meno essere definiti ‘consentiti’ durante i controlli salivari.

La presenza nel test salivare di sostanze come cocaina, anfetamine, oppioidi e anche THC viene considerata reato dal nuovo Codice della Strada. Ma gli psichiatri confermano come medicinali di genere, quali antidepressivi, ansiolitici e altre terapie, non possano essere considerati alla stregue degli stupefacenti.

“Vogliamo evitare un’ennesima discriminazione verso le persone che soffrono di patologia mentale. Le cure psichiatriche non possono essere assimilate alle droghe. La riforma del codice rischia di produrre confusioni pericolosissime per milioni di italiani in cura” – ha ammesso la presidente della società Liliana Dell’Osso.

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