Julian Simon, o se volete “asso pigliatutto” ha vinto anche nel gp della Malesia. Lo spagnolo ha condotto ancora una volta una gara magistrale, precedendo Smith in un arrivo fotocopia a quello di Phillip Island.
La gara, pur non essendo rilevante ai fini della classifica, ha riservato comunque una buona dose di spettacolo. Nelle tornate iniziali Marc Marquez ha fatto da mattatore, portandosi dietro un duo agguerrito composto da Efren Vazquez e dall’inglesino Smith, mentre Simon osservava inerme a centro gruppo.
Tuttavia il pilota del team di Aspar Martinez è riuscito a rifarsi sotto ben presto. Già dal secondo giro Julian si è piazzato in prima posizione seguito a ruota da Smith. E proprio da quel momento ha avuto inizio l’eterna sfida tra i due che è perdurata fino al termine del gp di Sepang.
La sfida per le prime due posizioni è apparsa dunque decisa sin dall’inizio. La stessa cosa non si può dire per il terzo posto, giacchè è stato per lunghi tratti ad appannaggio di un trenino composto da ben nove piloti (Jonas Folger, Efren Vazquez, Sandro Cortese, Pol Espargaró, Marc Marquez, Simone Corsi, Andrea Iannone, Sergio Gadea e Nico Terol).
Col passare dei giri però anche il gruppone è stato oggetto di una consistente scrematura, viste i ritiri di Folger, Marquez, Corsi, Vasquez e i cali di rendimento di altri piloti. Di ciò ha ovviamente approfittato Pol Espargaró, che forte di una ottima “lettura” della gara è riuscito a centrare il podio.
Grande delusione invece per gli italiani. Simone Corsi, come accennato, è caduto a quattro giri dal termine, Iannone è giunto ottavo mentre Zanetti non si è spinto oltre la decima posizione.