La gara della 125 è condizionata dal maltempo e funestata da molte cadute: infatti, prima di una sospensione dovuta alla pioggia che sembra poter arrivare, si assiste ad una vera e propria caduta di massa che coinvolge Jasper Iwema, Luca Marconi, Sandro Cortese, Danny Kent, Simone Grotzskyj, Luis Rossi e Adrian Martin. Alla ripresa, la seconda gara, di soli nove giri, è ancora più tirata della prima.
Durante la ricognizione precedente alla nuova partenza, il pilota spagnolo Marc Marquez cade e deve rientrare ai box dove i suoi meccanici devono fare gli straordinari per risistemargli la moto e permettergli di prendere il via dall’ultima posizione dello schieramento. Lo spagnolo comunque non si arrende e con una partenza fulminea si riporta su Nicolas Terol e Bradley Smith, dando vita ad una sorta di replay della gara iniziale ma stavolta la musica cambia e il pilota del team Red Bull Ajo Motorsport porta a casa una vittoria che vale oro. Dietro a Marquez, si piazzano appunto Terol e Smith.
Dietro a questi tre si piazzano Jonas Folger, Luis Salom e Alberto Moncayo che chiude le prime sei posizioni; il migliore dei centauri azzurri è come al solito Simone Grotzkyj, bravo a ripartire dopo la caduta nella prima gara.
Esce invece dalla corsa per il titolo Pol Espargarò, che sbaglia a scegliere le gomme rain per la seconda partenza e deve accontentarsi alla fine del decimo posto, un risultato che avrebbe potuto essere migliore con una scelta diversa.
In ottica mondiale la matematica non condanna ancora Terol ma i diciasette punti di vantaggio di Marquez, uniti alla sua classe e caparbietà, sembrano davvero mettere la parola fine alla corsa per l’iride nell’ottavo di litro a meno di clamorosi colpi di scena nell’ultima gara a Valencia.