La gara della classe 125 vede la vittoria di Pol Espargarò, che riesce, con una manovra spettacolare, a sorpassare all’ultimo giro Nicolas Terol (Bancaja Aspar), a lungo in testa con la sua Aprilia che sembrava più veloce in rettilineo della Derbi di Espargarò, a sua volta più determinato in staccata e negli inserimenti e con il grande merito di crederci sempre nonostante la sofferenza per un alluce fratturato.
Al terzo posto si piazza Bradley Smith, che precede Efren Vazquez (Tuenti Racing) e Sandro Cortese, compagno di squadra dello sfortunato Marc Marquez: il vincitore di Misano va fuori alla prima curva, steso da Randy Krummencher, autore di una manovra che la direzione corse giudica pericolosa e sanziona con la bandiera nera che lo obbliga a rientrare nel suo box. Sesto e settimo sono rispettivamente Tomoyoshi Koyama ed Esteve Rabat, autore di una gara in rimonta; completano poi la top ten Jonas Folger, Danny Webb e Luis Salom. Male invece i piloti italiani: Simone Grotzskij Giorgi è costretto al ritiro per probabili problemi tecnici e Marco Ravaioli è fuori dalle prime quindici posizioni.
Per quello che riguarda la classifica iridata, la caduta di Marquez e il secondo posto di Terol rilanciano decisamente le ambizioni di Pol Espargarò: i tre spagnoli sono racchiusi in pochi punti e le prossime gare saranno davvero combattute dall’inizio alla fine.
Da segnalare infine la cerimonia iniziale in ricordo di Shoya Tomizawa, morto in un incidente di gara a Misano: sotto il traguardo, alla presenza di tutti i piloti la direzione gara fa osservare un minuto di silenzio e suonare l’inno giapponese per onorare la memoria del giovane pilota scomparso.
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