Si può effettuare un lungo viaggio in moto effettuando solamente un pieno? A quanto pare sì. L’impresa da Guinness dei Primati
Sono tantissimi i biker in tutto il mondo che decidono durante i loro giorni liberi di prendere la propria moto e girare per mete alle volte anche sconosciute. Ciò che conta è solamente il viaggio, la destinazione finale è secondaria e per questo l’autonomia della moto è un dettaglio non trascurabile.
Dalla Val Seriana sembra che questo problema potrebbe essere presto risolto con un modello che è pronto a infrangere ogni record di tenuta su strada. L’azienda produttrice è la Acerbis, con sede ad Albino, in provincia di Bergamo, da 50 anni una solida realtà nel mercato motociclistico.
Tra i prodotti di punta della Acerbis ci sono i serbatoi per moto, prodotti d’eccellenza che vengono montati su modelli di rilievo come le Yamaha Ténéré e le KTM 890 SMT. Ora la Acerbis si è voluta spingere ben più in alto e ha scelto così di dare vita a un progetto che se portato a termine rivoluzionerà il mondo delle moto.
La Acerbis e il progetto AC50: record clamoroso con una Honda Monkey 125
L’azienda bergamasca ha presentato il progetto AC50 e si riferisce a un serbatoio che possa garantire un’autonomia da record alla moto sulla quale è installato. Per testarlo si è pensato a una vera e propria impresa ovvero un viaggio da Albino fino a Capo Nord da compiere con un solo pieno su una Honda Monkey.
Per poter percorrere questo pazzesco percorso si deve stare sulla moto per un totale di 3863 km, questo è quello che dice Google Maps indicandolo come il percorso più veloce. La Acerbis ha realizzato così un serbatoio da ben 108 litri e la scelta della Honda Monkey 125 è derivato ovviamente dai suoi consumi ridotti al minimo. In media infatti la moto giapponese percorre 50 km con un litro e in questo modo toccherebbe così i 5500 km di autonomia.
L’impresa è davvero riuscito. La Honda Monkey con il serbatoio da 108 litri ha percorso i 4138km con un solo pieno dalla Lombardia alla Norvegia, attraversando Austria, Germania, Danimarca, Svezia e Finlandia con una media di 70km/h. Alla guida della Monkey si sono alternati Alicia Sornosa, Andrea Rastrelli e Maurizio Vettor.
Grandissima la soddisfazione del CEO Guido Acerbis: “Da piccolo ammiravo il libro dei Guinness dei Primati e sognavo di poterci entrare. Ora il sogno è diventato realtà. Ringrazio tutti quelli che l’hanno reso possibile.” Queste le sue parole a coronamento di un’impresa memorabile.
