I dati sono drammatici e non sembra che il trend si possa invertire. Gli italiani non amano più i ‘cinquantini’.
C’era una volta il Ciao, anche detto ‘cinquantino’. Per molti, soprattutto nelle ultime decadi dello scorso secolo il Ciao era un vero e proprio must have. Per buona parte dei motociclisti e anche degli automobilisti più attempati, il cinquantino ha rappresentano il primo ingresso nel mondo dei motori. Stando però agli ultimi dati forniti dall’Ancma sembra che il cinquantino non piaccia più agli italiani.
Sono infatti solo 3.753 i cinquantini registrati nel primo trimestre del 2023. Un calo di ben il 17% rispetto a quanto fatto registrare l’anno precedente. E non è che nel 2022 i numeri erano stati così alti. L’anno scorso infatti erano stati registrati solo 21.245. Numeri davvero preoccupanti se confrontati con quelli degli scorsi decenni. Nel 2000 il cinquantino raggiungeva numeri a sei cifre, 311.836 per la precisione nel primo anno del nuovo millennio. Poi il drastico calo. E se nel 2013, in coincidenza con l’ultimo picco si erano già ridotti a 30mila i nuovi cinquantini, i numeri adesso fanno presagire un calo addirittura al di sotto delle 20mila unità. Mai così bassi.
Numeri impensabili fino a qualche decennio fa, laddove il cinquantino era entrato di diritto nella cultura di massa. L’idea made in Italy di un ciclomotore leggerissimo aveva conquistato il nostro paese e non solo. Nell’Italia del boom economico, che si apprestava a passare dalla bicicletta all’auto, la Piaggio ebbe la geniale intuizione di un ciclomotore ultraleggero che, in breve tempo divenne un cult soprattutto tra i giovani. Tantissimi ragazzi nei decenni hanno avuto nel cinquantino il loro battesimo con il mondo dei motori. Nel 1980 la cifra record di 815.000 registrazioni. Da lì però un lento declino.
L’Italia fa ‘Ciao’ al cinquantino: pesa la concorrenza delle e-bike
Già nel 1990 il numero di nuove immatricolazioni si era dimezzato. Per tutti gli anni ’90 il cinquantino ha sostanzialmente retto, oscillando tra le 400.000 e le 300.000 registrazioni. Ma è con il nuovo millennio, e con il cambio di desideri ed abitudini dei consumatori che l’iconico Ciao è entrato in una crisi che sembra irreversibile.
A pesare negli ultimi anni anche la concorrenza dell’elettrico. Le e-bike stanno prendendo sempre più piede, così come stanno prendendo sempre più piede le aziende che si stanno specializzando in ‘riconversione’ di Ciao in e-bike. Cambiano i tempi, i gusti, le necessità. E a quanto pare anche il cinquantino a breve sarà destinato a diventare parte della nostalgia del passato.