Chi l’ha detto che la Cina ha stufato? La nuova moto del Dragone Rosso è una vera e propria gemma, al prezzo di un SH (anche meno): va il doppio, è elegante ed è come uno scooter in città
La Cina è ormai di casa nei nostri concessionari. E lo è anche in alcuni dei marchi storici del motociclismo italiano, come testimoniano le rinascite di Moto Morini e di Benelli. Il marchio di Pesaro, in particolare, sta dominando il mercato grazie al supporto produttivo del gruppo QJ Motor, che intanto è approdato nel bacino nostrano anche come produttore a sé stante.
E basta dare un’occhiata alla sua gamma per innamorarsi subito della nuova modern-classic SRV 550: una moto che QJ Motor ha concepito per unire praticità e stile, giocando su un design retrò e con alcuni richiami ai modelli che furono. Guai però a crederla scarna: completa dei principali optional di ultima generazione, la naked del Dragone Rosso ha tutto per candidarsi a best seller del proprio segmento.
Anche perché la nuova QJ Motor SRV 550 si guida che è un piacere, sia tra le curve del misto stretto (il suo vero habitat naturale) sia in città. Agile, scattante e comoda: la naked cinese è la perfetta moto per neofiti e motociclisti di ritorno, guidabile con Patente A2 e ottima come alternativa al classico (e noioso) scooterone.
QJ Motor SRV 550, prezzi e dettagli: perché preferirle lo scooter?
La frizione della scramblerina cinese attacca sempre in maniera dolce e puntuale, risultando morbida anche per chi impacciato e alle prime armi. Basterà fare l’abitudine al leggero on-off e guidarla sarà un gioco da ragazzi persino nelle code dell’ora di punta. La ciclistica essenziale e ben studiata della QJ Motor SRV 550 la rendono estremamente facile ed immediata, senza mai mettere in difficoltà chi è in sella.
Merito anche del motore, pronto e gentile con chiunque giri la manopola del gas. Si tratta di un bicilindrico da 554 cc raffreddato a liquido, che genera una potenza di 47,6 CV. E dunque ideale per essere guidato anche con Patente A2. QJ Motor SRV 550 è una moto precisa e ben addomesticata anche dal punto di vista ciclistico.
L’impianto frenante è essenziale, ma fa bene il suo lavoro. Stesso dicasi anche per il comparto sospensioni, che non brilla per blasone ma lo fa certamente per efficacia. Il prezzo? Si parte dai 5.990 euro, una cifra comparabile a quella di uno scooter top di mercato come un SH.
