Prezzo giusto e allestimento top. E’ la rivelazione del segmento. Il nuovo scooter di Aprilia è una scheggia.
Una cosa è certa, in Italia c’è tanta voglia di scooter e la conferma ci arriva dai dati. Nel 2024 ne sono stati immatricolati 176.816 e anche se l’aumento della richiesta è stata maggiore per le moto, 14% contro 4,65%, le vendite hanno giocato a loro favore dei motorini. Le ragioni sono quasi banali a dirsi e vanno dalla semplicità di utilizzo, alla praticità, consentono di muoversi nel traffico più agilmente e di trovare parcheggio senza grosse difficoltà.
Persa la fama di essere il mezzo di trasporto preferito dagli adolescenti per andare a scuola o vedersi con gli amici, ha abbandonato progressivamente anche la necessità di essere sportivo. In quest’ottica si è mossa Aprilia, realizzando un modello molto interessante sia in termini di prestazione, sia di prezzo se comparato alla qualità dell’allestimento. Non particolarmente dotato di elettronica, propone comunque diversi optional che possono essere aggiunti a seconda delle esigenze.
In arrivo lo scooter Aprilia SR GT 200, ritorna un’icona
Per il 2025 Aprilia ha deciso di riportare in auge un suo vecchio cavallo di battaglia, l’SR GT, ma con diversi punti di rottura a partire dalle dimensioni, oggi più generose; lo stesso scudo risulta più evidente e il manubrio imita quello di una naked, con un cupolino ad hoc per far defluire parzialmente l’aria e un codino leggermente rialzato a fornire un’immagine più grintosa. Il tunnel centrale è a portata di borsa, tuttavia questo fattore gioca a favore della stabilità.
Si fa notare la forcella con lunga escursione in modo tale da affrontare al meglio le sconnessioni del fondo. Due sono i propulsori I-get messi a disposizione dell’utente. Il meno potente è il 125 cc in grado di erogare un massimo di 15 cv a 8.750 giri/min, quindi si passa al 174 cc, noto come 200, la cui capacità sale a 17,5 cv e la coppia a 16,5 Nm. Su entrambi è stato installato il sistema Start&Stop che sostituisce il motorino di avviamento con un’unità elettrica sull’albero motore e azzera il rumore all’accensione, mentre solo su richiesta è possibile avere l’ABS.
Passando alla ciclistica, lo chassis è in tubi d’acciaio con forcella Showa da 33 mm e 122 mm di escursione, mentre il doppio ammortizzatore posteriore è regolabile nel precarico su cinque posizioni. I freni sono a disco da 260 e 220 mm, piccolo il vano portaoggetti e pure lo schermo LCD è ridotto. Prezzo? Tra i 3.990 e i 4.190 euro della variante più potente.
