Casey Stoner oggi non corre più, ma non è certo contento di ciò che vede e non le manda a dire: le sue parole.
Ha corso poco, ma la sua è stata una carriera basata sulla qualità. L’australiano Casey Stoner ha disputato soltanto sette stagioni in MotoGP, ritirandosi per scelta, ma ha anche vinto ben due Motomondiali. Il primo, nel 2007 con la Ducati e l’ultimo nel 2011 con la Honda. Oggi, commenta gli sport dei motori e dopo quanto visto in F1 nella sua Australia si è detto molto deluso.
Stoner, ha preso in pratica le difese di Carlos Sainz, che incredibilmente a Melbourne, ha chiuso in dodicesima posizione, ma solo per una penalità di ben 5 secondi. Lo spagnolo, era arrivato quarto e dopo la Gara ha sbuffato: “Preferisco non parlare, perché se lo faccio adesso parlo male. Direi delle brutte parole. Sento che ci hanno derubato”.
Penalità in Australia: Stoner non crede ai suoi occhi
Il ferrarista sta facendo del suo meglio per non deludere i tifosi ed i box della Rossa, mentre Charles Leclerc sta trovando parecchie difficoltà. In una Gara con ben tre bandiere rosse, allo spagnolo pare assurdo che proprio lui incappi in una penalità così forte, per aver toccato in pista, Alonso. Alle tv inglesi, ancora il madrileno ha spiegato: “È la penalità più ingiusta di tutta la mia vita. Sono davvero deluso”.
Non chiude bene, per la F1, la domenica, con le polemiche che continuano a montare ed ovviamente, passano anche per le parole di Frederic Vasseur, che della Ferrari è team principal. Vasseur ha detto che quello visto in pista tra i due spagnoli è assolutamente solo un incidente di pista. Ora, la rabbia a Maranello è tanta.
Magra consolazione, a quanto pare non solo in Ferrari sembra che il danno subito sia assurdo. Proprio l’ex ducatista Stoner, che di motori qualcosina ne capirà senz’altro, ha fatto capire che le decisioni della FIA non sarebbero corrette. L’australiano si è fatto notare con un tweet dove non usa parole dolci per il mondo della F1: “FIA, oggi dovreste imbarazzare voi stessi con quell’inutile pasticcio della F1. Per favore, ricordate tutti che questo per prima cosa è uno sport e poi è intrattenimento. Non certo il contrario”.
Il messaggio del trentasettenne è chiaro: lasciar correre di più, anche perché negli sport ad alta velocità come questo, è proprio previsto che sia così. Al Cavallino ne saranno contenti, ma la penalità resta.