La Kwang Yang Motor Corporation, nota come Kymco, è una società nata a Taiwan. Il suo successo con il tempo è diventato planetario.
La Kymco è nata come industria produttrice di componenti per l’assemblaggio delle moto Honda a Taiwan. E’ esplosa a livello internazionale, trovando spazio anche in Italia. Con circa 3mila dipendenti, Kymco realizza oltre 570mila veicoli all’anno nello stabilimento di Kaohsiung. L’azienda ha anche stabilimenti di produzione a Giacarta, in Indonesia; Petaling Jaya, in Malaysia; Shanghai, Changsha e Chengdu, nella Repubblica Popolare Cinese.
E’ una delle realtà asiatiche di scooter più apprezzate in Europa. Dal 1995 Kymco è diventata indipendente da Honda Motor Co anche se la Casa dell’Ala dorata continua a detenere la maggioranza di partecipazione azionarie nella società Taiwanese. Il primissimo modello arrivò nel 1970 e da allora l’ascesa è stata verticale. L’immissione sul mercato in modo indipendente è arrivata con il marchio Kymco nel 1993.
La sede centrale Kymco e lo stabilimento sono situati a Kaohsiung. Detiene circa 3mila dipendenti e realizza oltre 480.000 veicoli all’anno. Dal 1996 si è espansa nelle realtà statunitensi e nel Vecchio Continente. Oltre agli scooter sono realizzati anche quad e motocicli. L’azienda presenta factory anche al di fuori di Taiwan a Giacarta (Indonesia), Shanghai, Changsha e Chengdu (Cina), attraverso i quali arriva ad una produzione complessiva di circa 1.000.000 di esemplari ogni anno.
Gli scooter taiwanesi sono diventati gettonatissimi alle nostre latitudini per una affidabilità massima. Nell’ambiente vengono definiti i muli perché non si fermano mai. Sul piano estetico sono molto migliorati rispetto ad una prima fase di importazione. I materiali sono diventati di maggiore qualità e i numeri riflettono una crescita esponenziale. Cerchi uno scooter a soli 1.000 euro? Questi modelli sono un’occasione irripetibile!
Prima della pandemia che ha limitato un po’ tutto il settore delle due ruote, il fatturato della società nel corso del 2018 è stato pari a 60,9 milioni, apparentemente in diminuzione del 4,6% rispetto ai 63,9 milioni del bilancio 2017. Il fatturato risulterebbe in crescita del 19,2% rispetto all’anno precedente.
Il fatturato è riferito per il 92% alla vendita dei veicoli, mentre il restante 8% è relativo alla vendita di ricambi ed accessori. Di fatto sono sempre tra gli scooter preferiti dagli italiani. Considerate che dietro al successo dei motori del marchio taiwanese c’era la Honda. Oggi è un brand indipendente, ma il know storico ha avuto un suo peso.