L’ex pilota della MotoGP ha iniziato un nuovo capitolo della sua vita. Ecco di cosa si occupa oggi il campione del mondo 2002 della classe 250.
Marco Melandri è cresciuto nei quartieri popolari di Ravenna dove iniziò a correre in alcune gare ciclistiche della BMX all’età di 5 anni, arrivando ad affrontare anche prove di Coppa del Mondo. A 8 anni cominciò a gareggiare sulle minimoto. Divenne campione italiano nel 1992 e nel 1994. Il mondo delle due ruote non impiegò tanto a scovare il rider emiliano. Fu Loris Reggiani a scoprirlo e a lanciarlo ai massimi livelli.
Nel 1996 prese parte alla Coppa Honda e si aggiudicò il primo posto. Un predestinato che si confermò a 15 anni anche nel campionato italiano della 125, diventando il più giovane a riuscire nell’impresa di vincere. Debuttò in Repubblica Ceca in classe 125 del Motomondiale con un diciassettesimo posto nel 1997. Già l’anno successivo lottò per il titolo, arrivando al terzo posto. Nel 1999 arrivò secondo e a quel punto giunse puntuale la chiamata dell’Aprilia nella classe di mezzo.
La sfida in 250 ai tempi era clamorosa. Dopo i fasti con Max Biaggi e Valentino Rossi la casa di Noale era alla ricerca di un erede italiano. Il ravennate non tradì le attese, riuscendo a conquistare il Mondiale nel 2002. A quel punto gli si spalancarono le porte della MotoGP. La sua migliore stagione avvenne nel 2005 con un secondo posto finale, condito da 7 podi. Era un’epoca in cui in pista c’erano straordinari campioni e il Dottore dominava la scena.
La nuova sfida di Melandri
La carriera di Marco Melandri è proseguita dopo 9 stagioni totali in top class nel campionato delle moto derivate di serie. Anche in questo caso non riuscì ad andare oltre una seconda piazza in graduatoria. Rimane il primatista italiano di vittorie nel Campionato Mondiale Superbike con 22 trionfi. Macio, come era definito da tutti in pista, oggi ha 40 anni e alle spalle vanta 416 gare (215 nel Motomondiale, 201 in Superbike), impreziosite da 44 vittorie e 137 podi. Numeri impressionanti.
Ma di cosa si occupa oggi? “Faccio gare di enduro con le MTB elettriche, è una passione arrivata un po’ per caso. Mi piace perché pratico sport senza stress, ma c’è comunque tanta adrenalina, l’80% è discesa, e mi permette di vedere posti nuovi, scoprendo la natura. In realtà mi potete incontrare anche in strada, ma lì – per una volta – vado piano dappertutto e anche in Ticino capita che qualche automobilista mi strombazzi”, ha confessato Melandri in una intervista a tio.ch.