Il centauro del team Go Eleven della Ducati, Andrea Iannone, potrebbe decidere di intraprendere una nuova strada nella prossima stagione. Il suo messaggio è chiaro.
Andrea Iannone è tornato nel motociclismo, dopo la squalifica per doping, per lasciare un segno. In pochi credevano nel suo potenziale. L’abruzzese è stato colpito dalla terribile sentenza che lo aveva estromesso dallo sport che tanto ama. La squalifica per 4 anni per doping dal Tas di Losanna è stata una mazzata.
Iannone è tornato, finalmente, nel 2024. Il team di Superbike, Go Eleven, gli ha teso una mano per dargli una seconda opportunità. Iannone ha risposto subito presente, collezionando al debutto un podio a Phillip Island. Ha colto anche uno splendido secondo posto al Montmeló in Gara-1, dimostrando un grande feeling in sella alla Panigale.
La Ducati è il punto di riferimento in pista, ma finché il nativo di Vasto correrà su una moto satellite non potrà lottare, stabilmente, con i piloti di punta. Alvaro Bautista, Nicolò Bulega e Toprak Razgatlioglu si stanno giocando il titolo. Iannone si è presentato con un sorriso smagliante e la bella compagna Elodie a Misano, ma ha colto una settima, una quinta ed una undicesima posizione nelle tre sfide italiane. Ci si poteva attendere in più dall’asso abruzzese con la nomea dello sciupafemmine ma il meglio potrebbe arrivare in futuro.
L’appello di Iannone
Andrea sa, perfettamente, cosa vuole nel suo futuro professionale. Come detto è tornato in sella ad un bolide in SBK con il chiaro scopo di vincere. Il pilota punta sempre al massimo nella vita. “Dipende da cosa tu pensi sia il meglio – ha replicato in una intervista riportato da MOW il pilota italiano – Per te magari è una rossa e per me invece una mora. Io avevo detto che avrei parlato di mercato dopo Misano e ci siamo. Proposte da valutare ci sono e questo mi fa già molto piacere, perché sono tutte prospettive interessanti. E posso dire anche che nella mia testa c’è una priorità, poi vedremo. Io cosa voglio lo so”.
Il suo piano sarà quello di strappare una Ducati ufficiale, un po’ sullo stampo di Marc Marquez in MotoGP che dopo poche gare nella squadra satellite Gresini Racing è stato premiato con la sella della Rossa. Se dovesse ritirarsi Bautista si aprirebbe un grande spiraglio per Iannone nel team Aruba. Le alternative non mancherebbero nemmeno in MotoGP con Yamaha che potrebbe farsi avanti per un posto nel nuovo team satellite (Pramac Racing) che dovrebbe prendere forma nel 2025. Un rider esperto e motivato come Iannone farebbe comodo a qualsiasi squadra con l’ambizione di lottare per la vittoria, a prescindere dalla categoria.