Schubert è un marchio relativamente nuovo nel settore dei caschi per moto, visto che l’inizio della sua attività in questo campo risale solo al 2006, anno in cui ha messo a punto il casco con cui Michael Schumacher, appena ritiratosi dalla Formula 1, ha tentato la scalata al campionato IDM, ovvero la Superbike tedesca.
Il nuovo modello Schubert SR 1 è la naturale evoluzione di quella prima esperienza e si presenta come un casco integrale avente una calotta realizzata in fibra di vetro rinforzata con duroplast e disponibile nelle taglie comprese tra la XS e la XXL.
Gli interni presentano invece tessuti in Coolmax, materiale ormai utilizzato in molti caschi di alto livello come ad esempio il Suomy Apex; la visiera, caratterizzata da trattamenti antigraffio e antiappannamento, è dotata del Push-Realease-System che ne permette lo sganciamento e la sostituzione rapidi, magari con una delle due visiere scure di differenti gradazioni oppure con la versione Rainbow, per le quali è sempre disponibile il sistema di lenti Pinlock.
Schubert SR 1 può contare anche sul sistema A.R.O.S (anti roll off system) e sulla chiusura a doppio anello che incrementano la sicurezza; la ventilazione è invece assicurata da tre prese d’aria anteriori (una regolabile in tre posizioni a livello della mentoniera e due sulla fronte) e da due estrattori sul retro.
Particolare cura è anche stata posta nello studio aerodinamico del casco che è in grado, grazie al D-Force Spoiler presente posteriormente, di controllare portanza e deportanza, il che limita i fastidi ai muscoli del collo. Ai lati del casco sono infine presenti due piccole finestrelle che possono essere tenute aperte (per il racing) o chiuse senza però limitare i segnali acustici provenienti dall’esterno.
Il casco, decisamente degno di stare accanto a quelli presenti nella top ten dei modelli più cool, ha un peso che si aggira sui 1295 grammi ed è disponibile dalla primavera del 2011 solo su ordinazione nelle versioni Monocolore (599 euro), Racing Line (749 euro) e Technology (699 euro).
