La questione relativa ai caschi fuori legge non accenna a placarsi. Altroconsumo (associazione di consumatori) infatti ha annunciato di voler proseguire la propria battaglia contro i produttori, ma soprattutto contro il ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Vediamo però di riepilogare quanto accaduto in passato. Due settimane fa il predetto ente ha pubblicato un’inchiesta relativa alla conformità dei caschi jet agli standard di sicurezza richiesti, rivelando conseguentemente che ben 8 prodotti su un campione di 15 sono risultati fuori legge. Ciò ho ovviamente ha scatenato un vero polverone mediatico.
I primi a ribellarsi sono stati i componenti dell’Ancma (associazione dei produttori), che hanno denunciato presunte irregolarità relativamente ai test condotti dall’ente “concorrente”, gettando dunque delle ombre concrete sull’inchiesta realizzata dai consumatori.
Questo evento però non ha arrestato l’attività di Altroconsumo, che ha risposto alle accuse invoncando nuovamente l’intervento del dicastero che fa capo a Altero Matteoli, al fine di chiarire una volta per tutte la situazione.
Intervento che peraltro è giunto in tempi brevi, anche se ha non ha minimamente soddisfatto il sodalizio presieduto da Paolo Martinello. L’ente ha repentinamente contestato il fatto che i test siano stati svolti in maniera poco trasperente.
Pertanto ha deciso di richiedere la pubblicazione di dati concreti sull’indagine ministeriale in questione, annunciando contestualmente il ricorso al Tar per inadempienza sull’effettuazione di controprove tecniche su molteplici caschi integrali (che il ministero avrebbe dovuto svolgere in risposta ad un’indagine effettuata un anno fa).