Caos FIAT Panda, la situazione preoccupa: Stellantis nei guai

Stellantis sta vivendo una situazione sempre più complicata e ora ci si è messo anche un triste caso legato alla FIAT Panda.

Ci sono delle auto che sono in grado di entrare nell’immaginario collettivo in modo unico nel proprio genere e una di queste è senza ombra di dubbio la FIAT Panda. La citycar per eccellenza è una di quelle vetture che si fa apprezzare perché è in grado di essere un po’ vettura cittadina e allo stesso tempo anche ottima come piccolo fuoristrada.

FIAT Panda incredibile caos
Che caos per la FIAT Panda (Stellantis Press Media – nextmoto.it)

Non è un caso infatti che la casa italiana in passato abbia deciso di produrre proprio su questo modello la prima storica variante a trazione integrale tra le utilitarie. Un progetto che sembrava folle e fu criticato anche in casa FIAT, ma alla fine il risultato ha portato a una delle auto più amate in Italia.

Oggi il modello in questione si presenta con una lunghezza da 365 cm, una larghezza da 164 cm e un’altezza da 155 cm, il che le permette di essere omologata per quattro o cinque persone. Niente male il motore, con questi che è un 3 cilindri da 999 di cilindrata e che eroga un massimo di 70 cavalli, con il picco che è di 164 km/h, con il prezzo da 15.900 Euro, ma ora non mancano i problemi.

FIAT Panda a Pomigliano: produzione troppo ridotta

La FIAT Panda è l’auto nettamente più venduta in Italia, ma a quanto pare non vi è la produzione necessaria a coprire tutti i posti di lavoro. Lo si vede infatti con il caso dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, con questi che al momento è nettamente al di sotto della propria massima produzione, con i sindacati a Napoli che stanno iniziando a farsi sentire.

Problemi nella fabbrica di Pomigliano
Problemi a Pomigliano (Ansa – nextmoto.it)

“La direzione ha ufficializzato che c’è un calo delle richieste per la Panda, con la produzione che passa così da 395 a 320 al giorno. Si procederà dunque alla sospensione della produzione tra il 24 e il 31 ottobre, provvedendo alla richiesta di cassa integrazione”. Un duro colpo dunque per tutti gli operai ed è un duro colpo quello che sembra apparire ora per la casa italiana.

Al momento infatti lavorano ben 4100 dipendenti in quel di Pomigliano d’Arco, con la cassa integrazione che ha già interessato un giorno a settimana per tutto settembre. La speranza è che la nuova versione chiamata Pandina possa in qualche modo risollevare la situazione, ma non sarà certamente semplice, con la produzione che ora è di 640 auto al giorno, comprese anche l’Alfa Romeo Tonale e la Hornet, quando la piena produttività ne porta a 1200.

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