Caos Autovelox, interviene il Governo: ecco le novità

Non si placa la polemica sugli autovelox: adesso interviene anche il governo, arriva l’importante novità. 

L’utilizzo degli autovelox continua ad essere al centro del dibattito. Se è vero che questi strumenti, sempre più diffusi nel nostro paese, sono fondamentali per sanzionare infrazioni e assicurarsi che venga rispettato il limite di velocità in vigore sulle nostre strade, le modalità di utilizzo di questi dispositivi sono spesso criticati dagli automobilisti.

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Autovelox, interviene il governo (AnsaFoto) -Nextmoto.it

L’eccesso di velocità è tra le prime cause di incidente stradale, per questo avere degli autovelox a disincentivare e a evitare potenziali situazioni di rischio è fondamentale. A diversi comuni, però, viene mossa l’accusa di abusare di questi strumenti anche dove non necessario più per “rimpolpare” le casse tramite le multe che per reali motivazioni di sicurezza. Anche le regolamentazioni degli autovelox sono state al centro del dibattito: questi strumenti devono essere approvati e omologati, oltre che segnalati agli automobilisti come da normativa.

Anche il governo si è espresso più volte sulla questione, e adesso sarebbe pronto ad intervenire. come comunicato dallo stesso ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini. Già in passato il leader della Lega aveva invitato all’utilizzo del buon senso per quanto riguarda l’utilizzo dell’autovelox, e ha confermato questa sua visione.

Autovelox, interviene il governo

Il governo ha annunciato un tavolo tecnico per discutere la regolamentazione dell’omologazione dei dispositivi strumentali, inclusi gli autovelox che di recente sono stati al centro di una discussa sentenza della corte di cassazione (gli autovelox non omologati sono invalidi per le multe). “Al tavolo saranno presenti tutti gli attori competenti” ha confermato il ministro.

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Autovelox, interviene il governo (AnsaFoto) -Nextmoto.it

L’obbiettivo è far si che gli autovelox siano utilizzati solo per motivi di sicurezza stradale e non diventino una tassa. Devono essere utilizzati ”in chiave di prevenzione e deterrenza e non invece come una gabella”. In questo senso maggiori delucidazioni arriveranno con il nuovo Codice della Strada.

Il governo ha dunque deciso di intervenire a gamba tesa sulla questione della velocità, incluso il limite di 30 Km/h voluto da alcune città e ampiamente criticato dai cittadini, che sarà tra i temi del tavolo. Anche in questo caso, Salvini ha specificato che andrà approvato solo in città effettivamente ad alto tasso di incidentalità su tutta la superficie “non sul 60, 70, 80% della superficie cittadina, come è avvenuto a Bologna” ha criticato Salvini. Quel che è certo è che l’argomento continua a dividere istituzioni ed automobilisti.

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